Il Consiglio federale ha approvato oggi il progetto di legge e incaricato il Dipartimento dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) di indire la consultazione.
Saranno chiamati a pagare il canone tutte le economie domestiche e le imprese, a prescindere dal fatto che possiedano o meno un apparecchio di ricezione. Questo cambiamento - spiega il governo - è dovuto all'evoluzione tecnologica, che offre ormai strumenti come smartphone, computer e tablet, che permettono la ricezione di programmi radiotelevisivi.
Definire un apparecchio di ricezione diventa sempre più difficile, rileva ancora il Consiglio federale. L'onere amministrativo è considerevole e sono necessari controlli sulle economie domestiche e sulle imprese. La collettività è oltretutto tenuta a sopperire ai mancati introiti causati dai radioascoltatori e telespettatori pirata. Il nuovo canone tiene conto di questi problemi.
Le persone che ricevono prestazioni complementari AVS/AI continuano a essere esentate dal pagamento del canone. Ci sarà esenzione per le imprese con un fatturato annuo inferiore ai 500'000 franchi, che rappresentano circa il 70% di tutta la categoria. Il progetto presentato dal Consiglio federale concretizza la richiesta del Parlamento di elaborare un nuovo sistema di finanziamento volto a finanziare i programmi radiotelevisivi in tutte le regioni della Svizzera (il cosiddetto servizio pubblico).