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ZURIGOCaso Hildebrand: condannati l'ex informatico banca e il deputato UDC

23.08.17 - 09:48
I due sono stati giudicati colpevoli di violazione del segreto bancario
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Caso Hildebrand: condannati l'ex informatico banca e il deputato UDC
I due sono stati giudicati colpevoli di violazione del segreto bancario

ZURIGO - Ad oltre cinque anni dai fatti si confermano due condanne nel "caso Hildebrand": al processo d'appello a Zurigo un ex informatico della banca Sarasin e il gran consigliere turgoviese dell'UDC Hermann Lei - le cui indiscrezioni avevano causato nel gennaio 2012 le dimissioni del presidente della Banca nazionale svizzera (BNS) Philipp Hildebrand - sono stati giudicati colpevoli di violazione del segreto bancario.

Il Tribunale cantonale zurighese ha condannato Hermann Lei ad una pena pecuniaria di 40 aliquote giornaliere da 340 franchi, sospesa per un periodo di prova di due anni. Il deputato UDC ha fatto ricorso contro la sentenza della prima istanza che nell'aprile 2016 gli aveva inflitto 120 aliquote giornaliere con la condizionale.

L'ex informatico di Sarasin si è invece visto aumentare la pena da 45 a 70 aliquote da 30 franchi. Anche per lui vale la sospensione condizionale per due anni.

Presentando la sentenza il presidente della corte ha affermato che il segreto bancario è stato violato dai due nel momento in cui trasmisero all'ex consigliere federale UDC Christoph Blocher informazioni su un conto bancario privato riconducibile all'ex presidente della BNS Hildebrand.

L'informatico della Sarasin fotografò nel novembre 2011 schermate di estratti-conto bancari di Hildebrand, giudicandole sospette, e le consegnò al suo ex compagno di scuola e avvocato Hermann Lei, che le trasmise a sua volta a Christoph Blocher e a un giornalista della "Weltwoche". Quest'ultimo le pubblicò, inducendo Hildebrand a dimettersi il 9 gennaio 2012.

Le transazioni rese di pubblico dominio dal settimanale vicino all'UDC riguardavano l'acquisto di 504'000 dollari per 400'000 franchi che la moglie di Hildebrand, utilizzando un conto bancario del marito apparentemente a sua insaputa, effettuò il 15 agosto 2011. Il 6 settembre successivo la BNS introdusse il cambio minimo di 1,20 franchi per un euro. E i dollari, riconvertiti in franchi il 4 ottobre, garantirono alla coppia Hildebrand un sostanzioso guadagno.

Al dibattimento che si è tenuto in giugno davanti al tribunale d'appello, l'avvocato dell'informatico aveva sostenuto che il suo assistito consegnò i documenti a Hermann Lei per ottenere un consiglio, non con l'intenzione di farli pubblicare.

L'avvocato e deputato UDC si è da parte sua detto convinto di aver fatto la cosa giusta. A suo avviso, ci fu un evidente conflitto d'interessi fra l'operazione sulle divise e la decisione della BNS sul cambio minimo.

Il Tribunale cantonale non ha messo in dubbio questi fatti, ma è arrivato alla conclusione che l'incontro con Christoph Blocher non si giustificava. Prima di rendere pubbliche le su informazioni, Hermann Lei si sarebbe dovuto rivolgere alle autorità di controllo competenti, ha sottolineato il presidente del tribunale.

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