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L'uomo è stato riconosciuto colpevole di ripetuto sfruttamento dello stato di bisogno
ZURIGO - Uno psichiatra zurighese che ha avuto per anni rapporti sessuali con una sua paziente è stato riconosciuto colpevole di ripetuto sfruttamento dello stato di bisogno. Il Tribunale cantonale di Zurigo lo ha condannato a 16 mesi di prigione con la condizionale.
Durante il periodo di prova di due anni, il 55enne non potrà inoltre avere in cura pazienti donne. Lo psichiatra - che in prima istanza era stato prosciolto - ha parlato in aula di una "relazione amorosa" avuta con la paziente, che seguiva una psicoterapia nell'ambito di un programma di sostituzione al consumo di oppiacei.
La donna, che oggi ha 43 anni, non ha preso parte al dibattimento. In una deposizione messa agli atti, la donna affermava di avere accettato di fare sesso con lo psichiatra perché temeva ripercussioni negative in caso di rifiuto. La corte è arrivata alla conclusione che le sue affermazioni sono state credibili e sincere.
Lo psichiatra, che nel frattempo è tornato a lavorare in una clinica, era stato assolto nel processo di prima istanza celebrato nel maggio 2014 davanti al Tribunale distrettuale. La pubblica accusa aveva fatto ricorso e chiedeva una condanna a 18 mesi di prigione. La difesa si è battuta per il proscioglimento.
