Cerca e trova immobili
Un 12enne conosce un uomo adulto tramite un gioco su internet. Viene adescato e rapito. Come è possibile proteggere i propri figli in queste circostanze?
ZURIGO - Paul S. (il 12enne sparito da Gunzgen lo scorso 18 giugno e ritrovato in casa di un 35enne tedesco) è un giocatore appassionato di Minecraft. Lo afferma lui stesso in un forum. «Il mio nome è Paul, il mio gioco preferito è Minecraft. Ho 12 anni. I miei hobby sono giocare a Minecraft, chattare e TS (TeamSpeak, un software di supporto per i videogiocatori che permette di comunicare a voce durante il gioco)». Proprio con TeamSpeak, Paul comunicava tramite auricolare, e grazie a internet, con gli altri giocatori.
Il luogo nel quale il ragazzino incontrava i suoi amici virtuali è Minecraft, attualmente uno dei giochi di maggior successo sul mercato, che consente ai giocatori di dare sfogo alla fantasia per realizzare costruzioni di ogni tipo e di interagire tra di loro.
Tra questi giocatori c'era anche Paul. Che, probabilmente, è stato attirato da Werner C. * (35) in una trappola.
Vista quanto accaduto al 12enne, però, viene da chiedersi cosa debba fare un genitori in questi casi, quando, cioè, si ha un figlio che gioca su internet e interagisce con degli estranei.
Delle risposte le fornisce Michael In Albon, responsabile della protezione della gioventù per Swisscom.
Sig. In Albon, Paul ha incontrato il suo rapitore su Minecraft. Questo gioco è pericoloso?
«Deve essere chiaro che che, come bisogna proteggersi da certi pericoli nel mondo reale, bisogna farlo anche in quello virtuale. Proprio questi giochi online, che attirano molti ragazzini, possono essere appetibili, avere un fascino particolare, per i criminali».
Paul si era registrato sul forum mettendo nome, età e luogo di residenza. Un errore?
«È sconsigliato fornire i propri dati personali laddove non sia strettamente necessario. Se dall'altra parte non sanno l'età del giocatore con cui hanno a che fare il gioco non ne risente. Ma si protegge il minore».
Molti adolescenti giocano Minecraft, come dovrebbero reagire ora i genitori?
«E' importante che bambini e giovani, vengano inizialmente accompagnati nel modo in cui vanno affrontati questi giochi e la rete internet in genere».
È il caso di vietare ai bambini di giocare a Minecraft?
«Un divieto credo sia controproducente. Il contenuto del gioco è in realtà irrilevante. Potrebbe essere Minecraft o un altro gioco. Non cambierebbe nulla. È invece importante che bambini e giovani imparino a comprendere i pericoli della rete ed è quindi necessario che qualcuno parli con loro. È necessario che sappiano che se pensano di essere in linea con Marco di 13 anni, potrebbero esserlo con il 46enne Klaus».
