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ARGOVIAAssassinò un 63enne, 18 anni di carcere

25.06.15 - 19:09
Assassinò un 63enne, 18 anni di carcere

AARAU - Uccise brutalmente un 63enne che voleva fare sesso con lui nell'aprile del 2012 nella casa della vittima a Brittnau (AG): un 30enne richiedente asilo è stato condannato oggi per assassinio a 18 anni di reclusione dal Tribunale distrettuale di Zofingen (AG).

Il condannato, di cittadinanza marocchina, ha legato la vittima, di nazionalità svizzera, e l'ha uccisa "in modo spietato" colpendola con un pezzo di legno, ha affermato la presidente della corte leggendo la sentenza, pronunciata dai giudici all'unanimità.

L'omicidio risale alla notte tra il 14 e 15 aprile 2012. Il 30enne era rapidamente stato arrestato al centro per richiedenti di Muri (AG) e aveva confessato parzialmente i fatti, affermando di aver agito per legittima difesa dopo che il 63enne aveva preteso di poter consumare sesso con lui.

Secondo il ministero pubblico, il marocchino ha invece tentato di prostituirsi e ha ucciso il 63enne per poi derubarlo di oggetti di valore. La procura ha chiesto la pena detentiva a vita e una cura ambulatoriale.

Dal canto suo la difesa ha invocato invece una pena privativa di libertà di tre anni e mezzo, sostenendo la tesi dell'eccesso di legittima difesa, o eventualmente una condanna per semplice omicidio intenzionale.

Durante il processo è emerso che il 63enne aveva cercato ripetutamente contatti con uomini che risiedevano nel centro per rifugiati di Muri per prestazioni sessuali a pagamento. Così è avvenuto anche con il 30enne. Nella stanza dello svizzero sono state ritrovate tracce di DNA di due altri richiedenti asilo.

Nel febbraio 2012, il marocchino aveva presentato una domanda d'asilo e il procedimento era ancora pendente al momento del grave fatto di sangue. Era entrato in Svizzera illegalmente attraverso la dogana di Chiasso. Stando a sue dichiarazioni, nei dieci anni precedenti sarebbe vissuto in Italia, dove avrebbe avuto più volte a che fare con la giustizia.

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