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Le vittime sono state sorprese in casa da persone conosciute
BERNA - Maggio è stato un mese tragico in Svizzera. Dopo la tragedia di Würenlingen, che ha visto l’uccisione di quattro persone e il suicidio dell’autore dello stesso delitto, altri quattro casi di omicidio si sono susseguiti in poco più di una settimana.
Le scene del crimine sono simili, le vittime sono state sorprese nei loro appartamenti, nei luoghi sicuri della loro casa. Accomunano questi episodi anche il rapporto delle persone uccise con i loro aggressori: famigliari o comunque individui appartenenti alla cerchia delle loro conoscenze.
Il 9 maggio una tragedia familiare irrompe nel piccolo paesino di Würenlingen, nel Canton Argovia. Un uomo di 36 anni di origine turca, che soffriva di turbe psichiche, uccide i suoceri, un cognato e un loro vicino di casa per poi suicidarsi: l'uomo ha sparato in tutto 14 colpi e l'uccisione del vicino non era prevista. L'ipotesi pìù accreditata secondo gli inquirenti è quella di una lite per una grossa eredità.
L'uomo ha dapprima freddato il suocero di 57 anni che gli aveva aperto la porta, poi il cognato 31enne e infine la suocera 59enne. Le indagini hanno inoltre corroborato l'ipotesi della Procura che l'uccisione del 45enne vicino di casa non fosse prevista: l'omicida si è imbattuto nella vittima per caso nel giardino mentre stava tornando alla sua automobile, gli ha sparato, ha fatto ancora un paio di passi e poi ha diretto l'arma contro sé stesso.
Il 12 maggio una cittadina del Camerun residente in Svizzera viene uccisa con diverse pugnalate a Basilea, nel suo appartamento. La 43enne sarebbe stata uccisa da un angolano che conosceva la vittima, per il quale è stato spiccato un mandato di cattura internazionale.
Il 13 maggio uno spagnolo di 41 anni, da tempo residente in Svizzera, viene trovato morto nel suo appartamento di Oberburg, vicino a Burgdorf, nel canton Berna. Dopo una settimana viene arrestato un uomo per sospetto omicidio.
Il 19 maggio un 73enne viene ucciso a Collonge-Bellerive, nei pressi di Ginevra. Il corpo dell’uomo è stato trovato nel suo garage. Le ricerche si concentrano subito su una donna, l’ex moglie 69enne del defunto che, per motivi ancora da chiarire, si è presentata oggi alla redazione di Lugano del Mattino per confessare l'omicidio. La stessa è stata fermata e sarà trasferita a Ginevra per l'interrogatorio.
Di oggi, giovedì 21 maggio, la notizia dell’uccisione di un 55enne svizzero nel suo appartamento di Nyon. I primi sospetti erano ricaduti sulla compagna con cui condivideva l’abitazione, un vicino avrebbe sentito i due litigare nelle ore precedenti il ritrovamento del cadavere. In un secondo momento ha confessato il suo coinvolgimento un amico serbo della vittima, un uomo di 48 anni trovato sul luogo del delitto. La vittima ha ricevuto diversi colpi con un oggetto appuntito, presumibilmente un coltello.
