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Nessuno presso la Banca Coop è penalmente responsabile di quanto accaduto nel gennaio 2014
BASILEA - Nessuno presso la Banca Coop è penalmente responsabile dell'invio nel gennaio 2014 di decine di migliaia di estratti conto a destinatari sbagliati: la procura basilese ha decretato il non luogo a procedere. Visto che questa decisione non è stata impugnata è diventata definitiva, ha indicato oggi all'ats un portavoce della giustizia.
L'ipotesi di reato era di violazione colposa del segreto bancario. La panne aveva interessato tutta la Svizzera, Ticino compreso: la documentazione di 43'000 clienti era stata recapitata alle persone sbagliate e ulteriori 31'000 clienti avevano ricevuto sia la propria corrispondenza, sia quella di altre persone.
Nelle sue indagini il ministero pubblico renano, competente perché la banca ha sede a Basilea, ha messo in luce lacune organizzative e comportamenti non diligenti da parte di singole persone. La combinazione di vari fattori ha portato agli invii sbagliati.
Secondo la procura però nessun dipendente era cosciente che, attraverso il proprio singolo segmento di lavoro, sarebbero state spedite lettere a indirizzi errati. Né ai collaboratori né alla direzione può quindi essere imputata una disattenzione che ha portato al disastro. Agli occhi dei magistrati non vi sono quindi chiaramente i presupposti per una punibilità.
La Banca Coop è controllata dalla Banca cantonale di Basilea (BKB), istituto che in passato ha fatto diverse volte parlare di sé in relazione a vari episodi di malafinanza. La stessa Banca Coop è stata sanzionata dalla Finma per aver manipolato il corso delle sue azioni fra il 2009 e il 2013.
