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BERNAClausola di salvaguardia: reazioni contrastate

24.04.13 - 18:34
Clausola di salvaguardia: reazioni contrastate
BERNA - La sinistra e il padronato deplorano che il Consiglio federale abbia attivato ed esteso la clausola di salvaguardia a 25 paesi dell'Unione europea. Soddisfatti invece i partiti borghesi.

Il PS e i Verdi si rammaricano della decisione; avrebbero preferitoun rafforzamento delle misure d'accompagnamento, che devono interessare il mercato del lavoro, ma anche quello dell'immobiliare,le infrastrutture e la formazione.

L'attivazione della clausola di salvaguardia avrà "al massimo uneffetto placebo", affermano le due formazioni in note distinte, masimili. Se l'immigrazione è così importante è dovuto al fatto chele imprese svizzere dipendono dalle forze lavoro straniere equindi le richiedono, precisa il PS.

Scontenta anche la federazione delle imprese svizzere economiesuisse, secondo cui la decisione peserà sulle aziende, le regioni periferiche, l'agricoltura e le relazioni bilaterali. L'organizzazione si attende ora dal parte del Consiglio federale un forte impegno per evitare un deterioramento delle relazioni bilaterali tra la Svizzera e l'UE.

"Deploriamo la decisione, ma la rispettiamo", ha dichiarato dal canto suo all'ats il direttore dell'Unione svizzera degli imprenditori (USI) Thomas Daum. Egli chiede però alle autorità che si eviti un eccesso di burocrazia.

Soddisfatta invece l'UDC: è evidente che il governo avrebbe presoquesta decisione, tuttavia la clausola di salvaguardia mostrai suoi limiti, soprattutto nel tempo. Il partito coglie l'occasione per promuovere la suainiziativa "contro l'immigrazione di massa", che ritiene essere lasola in grado di controllare l'arrivo di stranieri in Svizzera.

Il presidente del PLR Philipp Müller sostiene la decisione del governo e rileva che il Consiglio federale ha fatto bene ad estendere l'attivazione della clausola a tutti i paesi dell'UE. Egli si rende comunque conto che la politica estera della Svizzera non sarà facile in futuro.

Per il PPD in politica è importante mantenere le promesse, ha affermato all'ats la portavoce del partito Marianne Binder. L'attivazione era prevista a certe condizioni e queste ci sono: bisogna essere conseguenti, ha aggiunto.

Da parte sua, in una presa di posizione trasmessa all'ats, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz indica di aver preso atto della decisione del Consiglio federale e "ovviamente la rispetterà". Tuttavia ha espresso dei "dubbi sulla fondatezza" di questa misura.

ATS
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