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LOSANNA - Il Canton Vaud concederà sconti fiscali a condizioni agevolate agli agricoltori colpiti dalla sentenza emessa nel 2011 dal Tribunale federale (TF) e dall'assenza di una riforma sulla fiscalità agricola, bocciata dalle Camere federali. Vaud ricorre al proprio margine di manovra per rimediare ad una situazione giudicata «scandalosa» dal «ministro» Pascal Broulis.
Nel 2011 il TF ha dato una nuova definizione dei fondi agricoli e silvicoli. In materia fiscale, questa sentenza di principio ha avuto quale conseguenza che la totalità dell'utile realizzato in occasione dell'alienazione di un immobile agricolo situato in zona edificabile è sottoposto all'imposta sul reddito.
Una decisione «brutale» che ha provocato un'insicurezza del diritto e «molta sofferenza» nelle cerchie agricole, ha rilevato il consigliere di Stato vodese nel corso di una conferenza stampa.
In seguito al rifiuto delle Camere federali in giugno di entrare in materia su un progetto di legge che avrebbe permesso di tornare alla pratica anteriore alla sentenza del TF, il Cantone ha esplorato diverse piste per rimediare alla situazione.
L'esecutivo ha deciso di varare una direttiva che concede sconti d'imposta a livello cantonale sulle plusvalenze realizzate tramite l'alienazione di un immobile agricolo. Gli sgravi sono calcolati sul supplemento d'imposta applicato da quando il TF ha reso la sua decisione. Essi rappresentano i due-terzi per gli utili inferiori a 300'000 franchi, mentre il tasso diminuisce per i guadagni più elevati, fino ad un massimo di 1,5 milioni, aldilà del quale non sono più concessi sconti.
Potranno beneficiare delle nuove disposizioni 172 dei 216 dossier legati ad un'alienazione attualmente in sospeso nel cantone, ha indicato Broulis. Le agevolazioni sono tuttavia limitate alle vendite realizzate fino al 31 dicembre 2017 e agli agricoltori che accettano un'imposizione immediata fino al 31 dicembre 2019.
La questione dell'imposizione dei fondi agricoli aveva provocato l'anno scorso critiche nei riguardi del consigliere federale Guy Parmelin, accusato dal quotidiano Blick di essere intervenuto a favore di sgravi fiscali per gli agricoltori quand'era ancora co-proprietario, con il fratello, di una parcella coltivata a vigna a Bursins (VD). Parmelin aveva riconosciuto un "errore politico".
