SVIZZERA 60 conducenti di autobus si ammalano contemporaneamente

BASILEA - Il 15 luglio, i lettori basilesi di «20 Minuten» hanno segnalato un malfunzionamento dei mezzi di trasporto pubblico. Il motivo: 60 dipendenti delle BVB erano contemporaneamente assenti causa malattia. Il resto del personale non era quindi in grado di fornire un servizio ottimale. In considerazione delle recenti misure di austerità annunciate dall’azienda, così come per l'ondata di licenziamenti attesi in ottobre, questo gesto potrebbe essere un segno di protesta.

«Le condizioni di lavoro sono troppo dure», denunciano in effetti i dipendenti. «I miei colleghi sono sempre malati», dice un autista. «Il nostro stile di vita è malsano. Dobbiamo pranzare alle 10 del mattino e cenare a mezzanotte. Non possiamo restare in buona salute». 

«Anche io mi sono dato malato» conferma un altro dipendente. La soddisfazione degli autisti è il primo scopo della società, afferma invece il portavoce delle BVB, Benjamin Schmid. «Questo significa, ad esempio, che siamo in grado di soddisfare la maggior parte delle domande di cambiamento d’orario», aggiunge.

In realtà i rapporti sono tesi. Più di un dipendente su cinque è sindacalizzato. «Il personale dei trasporti è sottoposto ad uno stress quotidiano sempre più elevato», spiega Toya Krummenacher, segretario sindacale del SSP. Questi, tuttavia, definisce gli autisti come persone fedeli al proprio lavoro. «In un’azienda che piace, si va a lavorare anche con la tosse. Se si resta a casa è per motivi validi, o perché non vengono rispettate le norme di sicurezza». 

Per il sindacato, BVB e dipendenti non vedono la realtà del lavoro allo stesso modo. Secondo il portavoce, l’unica maniera per fermare questa insoddisfazione è allontanare Erich Lagler dalla direzione delle BVB.