Cerca e trova immobili

BERNAPesticidi nell'acqua: «La situazione è allarmante»

04.04.17 - 15:57
Le associazioni ambientaliste, dopo la pubblicazione dello studio Eawag, chiedono misure efficaci
TiPress
Pesticidi nell'acqua: «La situazione è allarmante»
Le associazioni ambientaliste, dopo la pubblicazione dello studio Eawag, chiedono misure efficaci

BERNA - Misure efficaci per ridurre i pesticidi usati in agricoltura che finiscono nelle acque di superficie. È quanto chiedono le associazioni ambientaliste, dopo la pubblicazione dello studio Eawag sull'inquinamento dei ruscelli in Svizzera.

La situazione è allarmante, scrive in una nota Pro Natura. Il malcontento della popolazione è grande, basti pensare alle due iniziative contro l'uso di pesticidi per le quali si stanno raccogliendo le firme.

I pesticidi che finiscono nell'acqua sono un pericolo per tutti gli animali e man mano che si sale la catena alimentare anche per l'uomo, sottolinea ASPU/Birdlife, l'associazione per la protezione dei volatili. Il Consiglio federale dovrebbe prendere misure per ridurre la dipendenza dell'agricoltura dall'industria chimica.

I risultati dello studio sono allo stesso tempo «chiari e scandalosi», afferma da parte sua Greenpeace. Le norme di legge sono violate sistematicamente e una volta di più ci si rende conto che l'immagine di un'agricoltura svizzera rispettosa della natura, propagata dall'Ufficio federale dell'agricoltura e dall'Unione dei contadini, rispecchia una strategia di marketing piuttosto che la realtà.

Per l'associazione "Sauberes Wasser für alle", promotrice dell'iniziativa che chiede di tagliare i pagamenti diretti agli agricoltori che fanno uso di pesticidi e antibiotici, «il legislatore sta capitolando davanti alle norme di legge».

Il Consiglio federale ha lanciato un piano d'azione che si ripromette di combattere l'utilizzo eccessivo di pesticidi. Dall'altra parte, gli Uffici federali hanno elaborato proposte che «per loro stessa ammissione non permetteranno di rispettare la legge sulla protezione della natura». I superamenti di limiti di tolleranza verrebbero ridotti soltanto della metà entro il 2026, secondo l'associazione.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

vulpus 7 anni fa su tio
Fintanto che il consumatore finale, pretende di vere la verdura e la frutta più e sempre bella quasi tutto l'anno, non ci sono alternative. Qualcuno ha già visto della frutta brutta o con forme non perfette, esposta sui banchi di vendita? Qualcuno ha già rinunciato alle fragole in inverno o alle arance a inizio estate?

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a vulpus
il consumatore si dovrebbe abituare alle fragole in primavera, ai pomodori in estate e alla verza inverno. se é incapace di farlo, la politica deve vietare ciò che danneggia irrimediabilmente la terra, le acque e il consumatore viziato.

moonie 7 anni fa su tio
Risposta a vulpus
il consumatore non può scegliere, per di più si tratta per lo più di prodotti di importazione anche quella di stagione (non glielo dico io alla migros di farmi avere gli asparagi dal messico e i melograni dal congo), congelata e scongelata che il giorno dopo o due che l'hai comprata puoi tanto buttarla. bella fuori e marcia dentro. non si tratta di frutta e verdura bella da vedersi, fosse solo quello, ma fosse almeno buona! non sa niente di niente nemmeno quella di stagione e locale. il problema non è a valle, dove le cose te le ritrovi sul bancone come un dato di fatto, ma è a monte, molto a monte che bisognerebbe discutere... posso solo scegliere di comprare frutta e verdura di stagione e bio per evitare il più possibile pesticidi e schifezze varie, aspettando i tempi giusti delle coltivazioni (per lo più in serra o a ridosso dell'inceneritore!!!), ma nel frattempo mi tocca mangiare la sbobba e di certo non è una scelta.

sedelin 7 anni fa su tio
fintanto che i pesticidi sono in commercio e facilmente reperibili, qualsiasi iniziativa a protezione dell'ambiente é inefficace. bisogna VIETARE la produzione di questi VELENI

elvetico 7 anni fa su tio
Pesticidi, ingrassi chimici e antibiotici vanno proibiti sia in agricoltura che in allevamento, non si dovrebbero utilizzare questi prodotti e avvelenare la terra e le acque e rovinare la salute della popolazione.
NOTIZIE PIÙ LETTE