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Una nipote si è opposta al trasferimento dei resti in Africa
GINEVRA - La sorte della salma dell'ex re del Burundi dipende dal Tribunale federale (TF). Un ricorso è infatti stato depositato a fine novembre contro la decisione della Corte di giustizia ginevrina che dava ragione a una nipote del defunto. La donna si opponeva al trasferimento dei resti in Africa.
A presentare ricorso sono state la figlia del re e una sua sorellastra, con l'appoggio del governo del Burundi.
Il corpo di Mwambutsa IV era stato esumato dal cimitero di Meyrin nel 2012 per rimpatriarlo al fine di svolgere i funerali, ma non ha mai lasciato le pompe funebri di Ginevra.
Deposto nel 1966 dopo un regno durato 50 anni, il monarca aveva ottenuto asilo in Svizzera, dove è morto nel 1977. Nel suo testamento, chiedeva espressamente di non essere mai trasportato in Burundi una volta deceduto, desiderio riconosciutogli dalla giustizia ginevrina.
Andrea Rusca, avvocato della nipote di Mwambutsa IV, ha dichiarato oggi all'ats che la sua cliente "è fortemente stupita dal fatto che il Burundi, nel mezzo di una grave crisi politica, si accanisca nel tentare di violare la volontà esplicita del re".
