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SVIZZERA«Per catturare qualcuno bisogna sapere chi si cerca»

28.07.16 - 07:12
Un esperto di sicurezza lamenta la mancanza di risorse e il ritardo giuridico della Svizzera
«Per catturare qualcuno bisogna sapere chi si cerca»
Un esperto di sicurezza lamenta la mancanza di risorse e il ritardo giuridico della Svizzera

GINEVRA - In due giorni, il sistema svizzero di lotta contro il terrorismo sembra aver mostrato i suoi limiti. Due volte.

Martedì, si è saputo che uno dei due uomini responsabili del fatale attacco contro una chiesa vicino a Rouen (F) è stato in grado di imbarcarsi indisturbato all’aeroporto di Ginevra nel 2015, quando era già noto alle autorità internazionali. Mercoledì, è stato comunicato che un giovane svizzero condannato a 18 mesi con la condizionale, scoperto in partenza per unirsi allo Stato Islamico, non potrà essere sottoposto a una forma di sorveglianza amministrativa.

20 minutes ha interpellato un esperto di sicurezza della Global Studies Institute dell'Università di Ginevra. Alexandre Vautravers punta il dito sulla mancanza di risorse: «Oggi, i mezzi sono così limitati rispetto al flusso di persone che per catturare qualcuno devi sapere chi stai cercando. E con le nostre risorse di intelligence molto limitate, siamo dipendenti dai servizi stranieri, a condizione che decidono di dirci informazioni a titolo gratuito».

L’esperto spera in una reazione: «Abbiamo bisogno di rafforzare rapidamente il nostro arsenale giuridico, la nostra capacità di anticipare i rischi, attraverso la Legge federale. È indispensabile, anche se arriva con dieci anni di ritardo».

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