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ZURIGO/LUGANOÈ allarme piercing fatti da dilettanti. Gli orrori in foto

06.02.16 - 08:04
Gli esperti sono preoccupati: nel settore ci sono decine di piercer non professionisti. I loro errori vengono rimediati da mani esperte.
Jamming Piercing
È allarme piercing fatti da dilettanti. Gli orrori in foto
Gli esperti sono preoccupati: nel settore ci sono decine di piercer non professionisti. I loro errori vengono rimediati da mani esperte.

ZURIGO/LUGANO – Moltissimi studi di piercing devono chiudere, ma non perché non c’è richiesta. In Ticino la situazione sembra sotto controllo ma in Svizzera interna molti centri devono chiudere per colpa dei non-professionisti. “Ce ne sono tanti che propongono prezzi più vantaggiosi ma la metà di loro lavorano in nero”, spiega Livia Flachsmann, dello studio Giahi di Zurigo. Molti dei suoi clienti sono persone che hanno fatto dei piercing senza successo. “Spesso il piercing è stato inserito storto oppure trapassa troppa poca pelle”, continua la professionista. Il piercing, in questi casi, dev’essere rimosso. Una volta che il buco si chiude e guarisce si può riprovare a traforare.

Qual è il problema di questo fenomeno? Molti operatori non sanno svolgere bene il loro lavoro, non sono formati. “La professione del piercer non è riconosciuta dallo stato. Presso lo studio Giahi di Zurigo c’è la possibilità di svolgere uno stage di un anno, in questo modo i nuovi aspiranti piercer imparano il lavoro dagli esperti”, spiega Flachsmann, direttrice dello studio.

“I non-professionisti del settore rovinano il mercato – racconta un esperto di piercing, Fusa, dello studio Jamming Piercing di San Gallo - normalmente un piercing costa tra i 120 e i 150 franchi. Tanti propongono uno sconto e fanno pagare 40-50 franchi. Molte persone che desiderano un piercing si lasciano coinvolgere dal prezzo vantaggioso e ne fanno tre o quattro alla volta”. Un prezzo così basso può però avere conseguenze molto care. Le domande da farsi sono: gli strumenti sono davvero sterili? Le norme sull’igiene sono rispettate?

Fusa è dell’opinione che tutti gli standard del mercato dei piercing sono in declino. I clienti ricevono dei consigli sbagliati oppure spiegati male, anche nell’ambito degli online-shops. “Spesso i clienti vengono informati di pulire la ferita o il piercing con l’alcool. In altri casi, gli dicono che il giorno dopo aver fatto il piercing, possono andare a nuotare”. In realtà, finché la ferita si rimargina, ci vogliono un paio di mesi.

Anche Lea Häseler dello Studio Rue de Framboise di Zurigo avverte sulle conseguenze di un piercing fatto da un non-profi. “Tanti clienti si presentano con un piercing eseguito male”. Le cause di un’infezione sono principalmente due: il buco non viene fatto correttamente oppure viene inserito un piercing sbagliato. Se una persona, dopo aver fatto il buco, cambia il piercing troppo presto, è ancora peggio: “Un buco appena guarito, può essere rovinato”, spiega Hänseler. Nonostante ciò, molti piercer riferiscono al cliente che è possibile cambiare il gioiello dopo tre settimane. Gli esperti raccomandano di aspettare almeno tre mesi.

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