A un anno e mezzo dalla sentenza della Corte di Giustizia Ue, il colosso del web ha rimosso circa 440mila link
BERNA - A un anno e mezzo dalla sentenza della Corte di Giustizia Ue su diritto all'oblio, che garantisce il diritto a veder cancellati sui motori di ricerca i link a notizie su una persona ritenute "inadeguate o non più pertinenti", Google ha rimosso circa 440mila link. Lo rende noto la compagnia nel Report sulla trasparenza, in cui spiega che dal maggio 2014 a oggi ha ricevuto 348mila richieste da parte degli europei - 8'339 da svizzer i- inerenti a 1,2 milioni di link.
La Francia è il paese in testa alle classifiche per per numero di richieste inviate: i francesi ne hanno inoltrate 73mila, seguiti dai tedeschi 60mila, gli inglesi 43mila e gli spagnoli 33mila. L'Italia è al quinto posto, con 26.186 richieste.
"Durante la valutazione di ogni richiesta, Google deve tenere in considerazione i diritti della persona e l'interesse pubblico per i contenuti", sottolinea la società di Mountain View portando alcuni esempi.
Tra i siti più colpiti, si legge nel report, il primo è Facebook, con oltre 10mila link rimossi. Nella top ten figurano anche Google Gruppi e Google Plus, YouTube e Twitter.