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BERNACresce la vendita di antibiotici veterinari critici per uomo

13.10.15 - 15:02
L'impiego eccessivo e improprio di antibiotici nella medicina umana e veterinaria fa sì che sempre più batteri sviluppino una resistenza
Cresce la vendita di antibiotici veterinari critici per uomo
L'impiego eccessivo e improprio di antibiotici nella medicina umana e veterinaria fa sì che sempre più batteri sviluppino una resistenza

BERNA - Mentre la quantità di antibiotici veterinari venduti in Svizzera continua a calare, l'utilizzo di quelli critici per la medicina umana è in lieve aumento. La quota di batteri multiresistenti resta stabile a un livello elevato. Sono i dati presenti in un rapporto pubblicato oggi dall'ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).

Dai 72'000 kg di antibiotici per animali venduti nel 2008 si è passati ai 49'000 del 2014. In sette anni si è dunque registrato un calo di circa il 32%, dovuto principalmente a una diminuzione delle sostanze somministrate con il mangime al bestiame.

Tuttavia, la statistica non illustra quale sia l'impiego effettivo, dato che non è noto per quali specie animali, per quali malattie o per quanto tempo siano state utilizzate le sostanze.

In veterinaria si impiegano sempre più preparati di antibiotici efficaci già in quantità esigue. Alcuni sono considerati critici per la medicina umana, e sono proprio questi ad essere ancora venduti in quantità elevata.

L'impiego eccessivo e improprio di antibiotici nella medicina umana e veterinaria fa sì che sempre più batteri sviluppino una resistenza. Dal 2006 in Svizzera si esamina però regolarmente la situazione, e da analisi effettuate l'anno scorso è risultato che, ad esempio, le resistenze a diversi antibiotici nei batteri dell'intestino di polli da ingrasso continuano a diminuire. Il calo, osservato dal 2012, potrebbe essere legato alla diminuzione degli antibiotici impiegati in Svizzera.

Sono invece aumentate le resistenze agli antibiotici nei batteri Campylobacter, spesso presenti nel pollo senza che gli animali si ammalino. Tramite il consumo di carne di pollame non sufficientemente cotta i batteri possono essere trasmessi all'essere umano.

Sebbene il rischio che l'essere umano si contagi tramite il consumo di derrate alimentare sia esiguo, nella preparazione della carne cruda i consumatori dovrebbero osservare quattro semplici regole d'igiene: tenere puliti gli utensili da cucina, separare la carne cruda dagli alimenti cotti, cuocere sufficientemente la carne prima di consumarla e conservare gli alimenti a temperature sicure, ricorda l'USAV.

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