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BERNA - Chi acquista legalmente musica su internet, per esempio sul portale iTunes, e poi la masterizza su CD in futuro non dovrebbe più pagare due volte la tassa sui diritti d'autore. Lo ha deciso oggi il Consiglio degli Stati approvando una mozione in tal senso della Commissione dell'economia e dei tributi del Nazionale.
Il governo è così chiamato a presentare al parlamento alternative all'attuale tassa sui supporti audio e audiovisivi vergini che si applica ai CD, DVD e lettori mp3. Le proposte che il governo dovrà formulare non dovranno tuttavia incidere sulle finanze federali, né privare gli ambienti culturali del sostegno finanziario di cui godono, ha spiegato Martin Schmid (PLR/GR) a nome della commissione.
Per il parlamento la norma attuale non è dunque più al passo con i tempi. Chi si procura musica su internet paga già una tassa al momento dell'acquisto e deve poi pagare una seconda volta quando acquista un CD vergine sul quale registrare i brani comperati. d'altro canto, oggi, grazie allo sviluppo tecnologico, è possibile utilizzare un prodotto più volte, per esempio grazie alla visione in streaming, senza ricorrere a un supporto di dati convenzionale, e quindi senza pagare alcuna tassa.
