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FRIBURGOConferenza vescovi svizzeri: nuove direttive sugli abusi sessuali

31.01.14 - 19:00
Messo maggiormente l'accento sulla prevenzione
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Conferenza vescovi svizzeri: nuove direttive sugli abusi sessuali
Messo maggiormente l'accento sulla prevenzione

FRIBURGO - La terza edizione delle direttive sugli "Abusi sessuali in ambito ecclesiale" entra in vigore domani. Il suo ambito di applicazione è nettamente più vasto, poiché le disposizioni non vengono più soltanto emanate dalla Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS), ma anche dall'Unione dei Superiori religiosi della Svizzera.

 

Rispetto ai testi precedenti del dicembre 2002 e del giugno 2010, la CVS mette maggiormente l'accento sulla prevenzione. Per l'ammissione dei seminaristi e dei candidati agli ordini e alle comunità religiose viene chiesta ad esempio la presentazione dell'estratto del casellario giudiziale, indica oggi la CVS.

 

Attestato di moralità - Se i candidati preti o alla vita religiosa cambiano luogo di formazione o comunità, le informazioni tra i responsabili devono circolare in maniera chiara e precisa. Il vescovo in carica deve in particolare redigere un attestato di moralità all'attenzione dei futuri sacerdoti.

 

Il problema degli abusi sessuali e delle conseguenze sopportate dalle vittime deve essere pienamente integrato nel percorso formativo. Sono pure illustrate le norme penali civili ed ecclesiastiche a cui vanno incontro gli autori degli abusi.

 

Infrazioni - Vi sono infrazioni in caso di acquisto, di possesso - fra l'altro lo scaricamento da Internet - e di diffusione di materiale pedopornografico, precisa la CVS.

 

Le nuove disposizioni della Congregazione per la dottrina della fede sono integrate nel documento. Spetta alla Congregazione giudicare gli abusi sessuali commessi da membri del clero ai danni di minorenni. La prescrizione comincia al compimento del 18esimo anno di età della vittima e dura 20 anni.

 

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