Lo storico presidente del Fans Club Bl15 Federico Lorenzetti si è espresso in merito al possibile trasloco che l'Ambrì dovrà effettuare per poter continuare a giocare in LNA
AMBRÌ - Sono giorni, settimane e mesi di grossi cambiamenti in casa Hockey Club Ambrì-Piotta. Il tutto ruota attorno al progetto nuova Valascia che di decollare per il momento non ne vuole proprio sapere. Questa spasmodica attesa sta facendo preoccupare e non poco i tifosi biancoblù, i quali vogliono un po' di chiarezza.
Questi ultimi avranno qualche delucidazione in più nell'incontro fissato per sabato a Giornico. In quella sede il presidente Filippo Lombardi potrà illustrare quelli che saranno i prossimi passi del club sopracenerino. E chissà che, viste le enormi difficoltà nel reperire fondi per la nuova pista ad Ambrì, non inizierà ad “avvisare” i presenti: «O si trasloca o non si giocherà più in LNA», potrebbero essere le parole del numero uno biancoblù. In attesa però di scoprire l'esito di questo confronto abbiamo avvicinato lo storico presidente del Fans Club BL15 Federico Lorenzetti.
Federico, cosa ne pensi di un Ambrì a Castione?
«La penso come tutti i tifosi biancoblù, “traslocare" a Castione sarebbe una follia. Andrebbero perse le radici di un club che ha sempre avuto casa ad Ambrì. Andare in un altro luogo a vedere la mia squadra del cuore sarebbe come assistere a un'amichevole estiva a Bellinzona. Capisco che ci siano dietro questioni finanziarie e di marketing...».
Due giorni fa sul nostro portale il presidente della Valascia Immobilire SA Angelo Gianini ha detto che quella di “spostarsi” a Castione è una possibilità concreta...
«Mi hanno lasciato un po' perplesso le sue parole. Capisco che non sia facile reperire i fondi necessari, ma a Castione no... Sarebbe davvero una tristezza. Sembrava che le cose stessero andando nella giusta direzione ed invece... Forse pensavano di aver trovato un grosso investitore che potesse risolvere le cose ma purtroppo, come sembra dalle recenti interviste, non sembra essere così».
Cosa ti aspetti dall'incontro programmato per sabato a Giornico?
«Mi attendo un bis di quanto successo sempre a Giornico nel 2011. Si darà voce ai tifosi e dal canto suo la società illustrerà le sue intenzioni. Ne uscirà un dialogo interessante nel quale ognuno potrà dire la sua. Io parteciperò e ascolterò incuriosito, ma non prenderò parte alla discussione poiché altrimenti rischierei di andare sul personale».
Passando alla parte sportiva, Duca come direttore sportivo come lo vedi?
«Il club ha fatto benissimo a dare in mano a Paolo Duca il ruolo di direttore sportivo. Con questo innesto abbiamo ritrovato un po' di identità ticinese. Non sarebbe male ora affiancargli altri ex giocatori, così da creare una commissione tecnica. Sono convinto che Paolo riporterà un po' di ordine in una squadra che i tifosi vogliono vedere colma di giovani ticinesi».
C'è pure la questione allenatore da sistemare...
«Io è da anni che spingo su Jean-Guy Trudel. Sono in costante contatto e sento in lui una gran voglia di mettersi in gioco qui ad Ambrì. Jean-Guy inoltre aiuterebbe il club anche nel reperire gli stranieri giusti, lui sa che tipo di giocatori ci vogliono in Svizzera. Vi immaginate la coppia Trudel-Duca? Spettacolo...».
Lui ad Ambrì è un idolo: non rischierebbe di "sporcarsi" questa immagine che il tifoso ha di lui?
«Non penso esista questo rischio. Credo che i tifosi avrebbero molta pazienza nel caso si dovesse aprire un nuovo ciclo con Trudel sulla panchina»