Il presidente russo Vladimir Putin non crede "una parola sul coinvolgimento personale" del presidente della Fifa Sepp Blatter nella corruzione
ZURIGO - "Se c'è qualcuno che merita il premio Nobel, sono persone come lui", dirigenti di grandi federazioni sportive internazionali o che organizzano i giochi olimpici, che "avvicinano le nazioni di tutto il mondo e migliorano i modi in cui interagiscono", ha dichiarato il leader del Cremlino in una intervista alla radiotelevisione romanda (RTS) diffusa ieri sera.
Sabato, durante i sorteggi a San Pietroburgo per le qualificazioni ai Mondiali russi del 2018, Blatter aveva ribadito il "pieno sostegno" della Fifa alla Russia come Paese organizzatore della competizione.
"Tutti siamo a conoscenza della situazione che si sta sviluppando intorno a Blatter", ha detto Putin, prima di precisare: "Io non voglio entrare nei dettagli ma non credo una sola parola sul coinvolgimento personale di Blatter nella corruzione".
Fin dall'inizio dello scandalo il Cremlino ha sostenuto il 79enne vallesano e criticato gli inquirenti statunitensi che hanno lanciato l'inchiesta, accusandoli di andare oltre la loro giurisdizione. "Il modo in cui si manifesta questa lotta contro la corruzione mi induce a chiedermi se non sia la continuazione della gara per il 2018 e il 2022", ha rincarato la dose Putin.
Il riferimento è alle inchieste aperte anche sulle presunte irregolarità nell'assegnazione della Coppa del mondo a Russia e Qatar, nel 2018 e nel 2022.
"Se si sospetta qualcuno di un delitto, si raccolgono le informazioni necessarie e si trasmettono alla procura dello Stato di cui è cittadino. Ma in nessun caso un paese, grande o piccolo, può spostarsi nel mondo e arrestare chi vuole e trascinarlo nelle proprie galere", ha proseguito Putin, riferendosi alla giustizia Usa che sta indagando sui funzionari Fifa.