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Arno Rossini ha sponsorizzato l’arrivo del barese in bianconero: “È fortissimo, potrebbe ancora fare la differenza. E il tempo delle cassanate è ormai passato”
PARMA (Italia) – Nato nel 1982, anno che per gli appassionati calciofili italiani ha un significato particolare, Antonio Cassano è sempre stato precocissimo, in tutto quel che ha fatto. È stato un giovanissimo teppista, bravissimo nel suo “lavoro”, nei vicoli di Bari Vecchia ed è stato un giovanissimo fenomeno con la palla al piede.
Si è rivelato al mondo in un Bari-Inter (finita 2-1) del dicembre 1999 e da lì non ha più smesso di far parlare di sé. Dei suoi numeri e delle sue magie - passando da Roma, Real Madrid, Sampdoria, Milan e Inter (oltre all'ultimo Parma) - come dei suoi eccessi, delle sue scenate, delle sue commedie, dei suoi picchi più bassi e bui.
L'ultima sorpresa, in una carriera luminosa, ma che forse non ha raccontato il meglio di un vero e proprio talento, è accaduto negli ultimi giorni. Antonio ha prima litigato, poi chiesto gli arretrati e infine divorziato con il Parma, tornando, forse per l'ultima volta nella sua vita da calciatore, sul mercato.
Ora dove andrà? Cosa farà? Avrà ancora la forza di incantare e far disperare (gli avversari)?
“Non smetterà, vedrete - è intervenuto Arno Rossini - penso che i propositi di ritiro siano stati manifestati in un momento di sconforto. Tutto qui. Sono convinto che troverà prestissimo una squadra e potrà ancora fare bene”.
Già, ma quale club potrà ancora puntare su di lui?
“Antonio ha un grande agente (l’avvocato Beppe Bozzo, ndr), sono sicuro saprà trovargli una destinazione adeguata”.
Ovvero una piccola società in grado di garantirgli il posto fisso?
“Guardate - ha continuato Arno - io di giocatori con le qualità di Cassano, anche ora che va per i 33 anni, in Serie A non ne vedo. Non sarebbe solo un affare per qualche “provinciale”. Pure le big avrebbero tutto da guadagnarci ingaggiandolo”.
Con Roma, Milan e Inter ha già giocato. Rimane la Juve...
“A Torino, lui che ha già scelto che vivrà a Genova, sarebbe anche comodo “geograficamente”. Io, scherzi a parte, potessi investire i classici due franchi, il suo cartellino lo comprerei. Sarebbe un’azione intelligente, ne sono sicuro”.
Cassano in bianconero? Doveva già succedere anni fa. Ora non sappiamo se davvero può avverarsi…
“La Vecchia Signora avrebbe solo da guadagnarci. Metterebbe le mani su un giocatore fenomenale spendendo “solo” il suo ingaggio. Potrebbe, inquadrandolo, dargli un’ultima chance. Stiamo parlando di un ragazzo che ormai ha messo la testa a posto, che non fa più cassanate, e che quando sta bene può fare la differenza. Certo, Antonio non potrebbe pretendere di essere sempre in campo: capisse questo e si adattasse a un ruolo nuovo potrebbe davvero lasciare il segno. Guardate quel che è accaduto con Pirlo… Ecco, il possibile affare-Cassano mi ricorda, per certi versi, quello fatto dai bianconeri con l’ex regista del Milan. E abbiamo visto tutti quel che ha combinato Andrea a Torino”.
Ma il barese… ha ottenuto tutto quel che poteva dalla sua carriera?
“Per nulla. Ha fatto tanto, ha giocato in top club, ma davvero sarebbe potuto essere un grandissimo. Ha avuto un’infanzia difficile e questo ha sicuramente condizionato i suoi comportamenti - e di riflesso il suo rendimento - Di calciatori così non ne nascono molti: direi uno ogni dieci anni. Sono curioso di vedere quel che accadrà. Sono curioso di capire se riuscirà a vivere una nuova giovinezza”.
