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CALCIORenzetti è il nuovo presidente del Lugano: "Ho coronato un sogno"

23.09.10 - 13:04
Presentato alla stampa il nuovo numero uno della società bianconera. Obiettivi e propositi stimolanti per permettere al club di fare un salto di qualità tecnico ed economico e raggiungere la Super League
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Renzetti è il nuovo presidente del Lugano: "Ho coronato un sogno"
Presentato alla stampa il nuovo numero uno della società bianconera. Obiettivi e propositi stimolanti per permettere al club di fare un salto di qualità tecnico ed economico e raggiungere la Super League
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LUGANO - Angelo Renzetti è il nuovo presidente del FC Lugano. Certo, manca ancora la formalità burocratica, ma di fatto l’imprenditore locarnese – che ha acquistato il 20% del pacchetto azionario bianconero – è diventato il numero uno della società del Ceresio.

La presentazione ufficiale alla stampa e ai tifosi è stata fatta presso la sala EST dello stadio di Cornaredo, piena fino all’orlo per salutare l’arrivo di un Renzetti che si è detto “onorato di far parte di un club che ha dimostrato di essere all’altezza sul piano organizzativo. So di arrivare in una realtà calcistica molto radicata, che ha una sua storia, è un po’ un sogno che ho coronato. Gli attuali dirigenti, supportati da uno staff tecnico validissimo, hanno davvero fatto le cose in grande".

"Per quanto mi concerne - ha continuato il neo presidente - mi sento un po’ come un uomo di campo, un giocatore che sta per entrare sul... verde, quindi con tutte le sue emozioni. Tuttavia, una volta sul terreno da gioco, il “giocatore” si scioglie e quindi si pone dei traguardi. Cercherò di trasmettere il mio entusiasmo e di portare nuovi appassionati a Lugano, non nascondo la speranza di attirare l’attenzione di nuovi imprenditori. Speriamo tutti assieme di poter coronare quello che è l’obiettivo principale, la promozione in Super League”.

Luido Bernasconi, dopo tre anni alla guida della società, cede il testimone “ma resterò comunque vicino al Lugano. Quando all’inizio ho preso in mano il club, ci sono state delle critiche all’indirizzo soprattutto della “conduzione italiana”. Pastorello tuttavia ha dimostrato, con la collaborazione di un valido staff, di saperci fare e alla fine, anche se per ora siamo ancora in Challenge League, si è lavorato bene – anche e soprattutto nel movimento giovanile – per ottenere significativi risultati. Tre anni molto positivi perché mi hanno permesso di creare nuove ed importanti amicizie, anche con i tifosi con i quali mi identifico”.

Foto d'apertura: Ti-Press/Carlo Reguzzi

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