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ATTUALITÀ SETTIMANALEMercato azionario area Euro e Svizzera: alta volatilità, bassi volumi

14.09.15 - 15:30
Il consueto appuntamento con l'attualità settimanale di BSI
Mercato azionario area Euro e Svizzera: alta volatilità, bassi volumi
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La settimana è stata avara di dati macroeconomici e societari europei e l’andamento dei listini ha finito per essere parecchio influenzato dagli avvenimenti internazionali, in particolare dalle informazioni provenienti dalla Cina o riguardanti la Fed Americana. L’indice EuroStoxx50 ha quindi terminato la sua corsa con una performance di +0.24%.

Dall’incontro dei paesi appartenenti al G20, tenutosi il fine settimana precedente, sono filtrati messaggi rassicuranti che hanno propiziato un buon avvio delle contrattazioni anche in Europa. Il Governatore della Banca Centrale Cinese ha dapprima evidenziato che l’iniezione di liquidità ha impedito ulteriori correzioni del mercato azionario, la cui fragilità non ha peraltro avuto un impatto significante sull’economia reale, mentre nel comunicato congiunto i membri del G20 hanno ribadito la volontà di non intraprendere la via del protezionismo e della svalutazione.

Lunedi è quindi stata una giornata anomala e relativamente tranquilla, con la riapertura dei listini cinesi dopo tre giorni di pausa, i quali sono riusciti a concludere la seduta in leggero territorio positivo, ma con Wall Street chiusa per festività. Il piano di ristrutturazione presentato dalla compagnia inglese Glencore, che prevede la chiusura di alcune miniere e la riduzione del debito, è stata ben accolta ed ha avuto un impatto favorevole sull’intero comparto minerario europeo, mentre i titoli energetici sono stati messi sotto pressione dalla notizia secondo cui la Russia non sarebbe pronta a collaborare con l’OPEC in vista di un taglio della produzione.

L’influenza esterna sulle quotazioni europee è tornata a farsi sentire in seguito, con il Ministro delle Finanze Cinese ad affermare l’intenzione di accelerare l’implementazione di riforme alfine di sostenere la crescita del paese; dal canto suo i dati sul mercato del lavoro statunitense hanno riportato l’attenzione degli operatori sulle mosse della Fed, mentre anche la riduzione del rating sul Brasile da parte dell’agenzia S&P ha contribuito a generare volatilità. A livello europeo, invece, il signor Praet (membro del Direttorio della BCE) ha ribadito che l’Istituto sta procedendo come previsto con il programma di QE e che la recente volatilità sui mercati finanziari non ha intaccato il quadro d’insieme.

A livello paese ha faticato il listino spagnolo, apparso più in difficoltà rispetto agli altri indici europei ed uno dei pochi a finire in territorio negativo. Le ragioni sono verosimilmente da ricondurre all’incertezza sulle prossime elezioni (previste per il 27 settembre) e la forza dimostrata nei recenti sondaggi da parte del partito indipendentista catalano. Per quanto concerne i settori, invece, si è assistito ad un sussulto da parte del comparto automobilistico grazie al rimbalzo registrato nelle immatricolazioni in Europa (+8% in agosto, ciò che rappresenta il terzo mese consecutivo di crescita sul mercato domestico), mentre diversi difensivi sono apparsi sotto pressione, tra cui alimentari, telecomunicazioni e servizi pubblici (utilities). Per quanto riguarda quest’ultimo, menzioniamo che il titolo tedesco E-on ha mal digerito la retromarcia strategica presentata dall’azienda; il management ha difatti abbandonato i piani di spin-off degli impianti nucleari ed ha annunciato nuovi costi aggiuntivi.

In Svizzera, l’indice di riferimento SMI ha dal canto suo concluso i cinque giorni di scambi con una performance di +1.39%, in un contesto valutario che ha visto euro-franco tornare verso il livello di 1.10. Degno di nota il forte rimbalzo di Temenos, con la società di software bancario ad aggiudicarsi un nuovo contratto con l’istituto di credito svedese Nordea per la fornitura di una nuova piattaforma di servizi bancari. Questo accordo, unitamente alle migliorate condizioni di mercato, le ha consentito di rivedere al rialzo sia le stime sul fatturato sia gli utili operativi per l’anno in corso e migliora di fatto la visibilità finanziaria a medio termine.

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