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Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con l’attore britannico a cui ieri allo Zurich Film Festival è stato consegnato il Golden Icon Award, il premio alla carriera
Signor Grant, si dice che sia arrivato a Zurigo in auto. È vero?
Sì, è vero. Mi piace guidare. Amo visitare l’Europa in auto. Questa volta, ad esempio, ho integrato Zurigo nel mio intinerario…
Difficile immaginare una celebrità girare l’Europa in auto...
Ma io non sono una celebrità...
Le è stato consegnato il premio alla carriera: ne va fiero o si sente, diciamo, “anziano”?
Non ho mai pensato di essere anziano (ride). Parlando seriamente: sono molto orgoglioso di questo riconoscimento.
Ha recitato in decine e decine di film: a quale o a quali si sente più legato?
“About a boy” (USA/GB, 2002) e l’ultimo, “Florence Foster Jenkins” (GB/Francia, 2016).
In “Florence Foster Jenkins”, in cui ha recitato accanto a Meryl Streep, ha mostrato grande talento ballando…
Sarò più bravo tra qualche anno... Ma non ballerò in pubblico, ballerò per me o per i miei figli…
