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L'OSPITEL’incredibile festa di San Popolo

13.09.15 - 12:12
Raoul Ghisletta, candidato PS al Consiglio nazionale
Tipress
L’incredibile festa di San Popolo
Raoul Ghisletta, candidato PS al Consiglio nazionale

Nel paese di T., una località delle pendici alpine, ogni quattro anni c’è la festa di San Popolo, un evento che ha dell’incredibile. Alla festa partecipano tanti gruppi musicali e chi canta le più belle canzoni viene proclamato vincitore e governatore per quattro anni. Nelle ultime feste ha vinto ripetutamente il gruppo LT/TI, che ha cantato dei successi strepitosi come: “Odio il GuttaLAC”, chiaramente ispirata al classico di Luigi Tenco; “No frontaliers in the valley”, testo originale sulla musica di “Smoke on the water”; “La ballata del disoccupato”, una canzone strappalacrime che ha riscaldato il cuore di migliaia di emarginati, ecc.

La gente di T. si divertiva un mondo a sentire le canzoni del gruppo, ma ora comincia ad avvertire una certa contraddizione tra il contenuto delle celebri canzoni e quello che il gruppo LT/TI combina dopo la festa, che lo consacra al potere per quattro anni. Ad esempio alcuni leader del gruppo, il cantante e il sassofonista, si sono rimangiati totalmente il contenuto della canzone “Odio il GuttaLAC” e sono stati visti addirittura tagliare orgogliosamente il nastro all’inaugurazione del vituperato centro culturale “pagato dai contribuenti, la maggior parte dei quali mai ci metterà piede”. I due musicisti hanno anche dato il colpo di grazia ai programmi comunali contro la disoccupazione, suscitando grande delusione tra i più poveri, che nemmeno hanno ottenuto qualche lavoretto precario al LAC. Altri leader del gruppo, il flautista e il trombonista, hanno commesso l’imperdonabile errore di assumere frontalieri nelle loro imprese editoriali ed edili, il che stona con la canzone “No frontaliers in the valley”. Insomma, “passata la festa, gabbato lo santo”, dice la gente: il gruppo LT/TI manca di coerenza!

Per rilanciare l’immagine degli LT/TI, poche settimane prima della prossima festa di San Popolo, il suonatore di corno delle Alpi ha giocato una carta a sorpresa, imponendo per direttissima la presentazione del casellario giudiziale a tutti i frontalieri, che come noto essi già presentano a tutti i datori di lavoro di T. per farsi assumere (come fanno d’altronde i cittadini di T. che cercano lavoro). Inoltre gli LT/TI presenteranno una batteria di canzoni d’assalto per la festa prevista il 18 ottobre: “Un giudice” (ispirata alla canzone di De André), “Nine two fourteen” e “Stop refugees”.
Basterà per far vincere agli LT/TI di nuovo il titolo alla festa di San Popolo? Molti ne dubitano perché il casellario giudiziale non frena il flusso dei frontalieri verso il paese di T. e non fa calare la disoccupazione tra i giovani e meno giovani. Altri abitanti di T. hanno capito che l’iniziativa del 9 febbraio 2014 contro l’immigrazione di massa non garantisce salari minimi decenti per vivere a T. e nemmeno contiene misure per combattere la concorrenza sleale creata dai padroncini e dai lavoratori distaccati in Ticino, che tanto preoccupa gli abitanti di T.. Quanto alla campagna contro i rifugiati, cavalcare questo tema diventa controproducente a fronte del buon cuore che molti abitanti di T. dimostrano verso chi sta veramente male ed è perseguitato, come si vede dai risultati delle collette. L’esito del concorso canoro della festa di San Popolo a T. si presenta quindi più che mai incerto!

 

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