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Perquisito lo studio legale tributario milanese del quale è socio l'ex ministro
ROMA - Giulio Tremonti è indagato dalla procura di Milano per corruzione come ministro dell'economia nel 2009 per il versamento di 2,4 milioni al suo studio tributarista da parte di Finmeccanica, controllata dal Tesoro, in cambio dell'ammorbidimento della propria iniziale contrarietà al controverso acquisto, per 3,4 miliardi di euro della società statunitense 'Drs' fornitrice del Pentagono. Lo scrive oggi il "Corriere della Sera".
La tangente - si legge nel servizio - sarebbe stata veicolata dietro lo schermo di una parcella professionale liquidata da Finmeccanica a saldo di un'apparente consulenza sui profili fiscali dell'acquisizione, appunto di 'Drs', allo studio 'Vitali Romagnoli Piccardi & Associati' dal quale il fondatore Tremonti era formalmente uscito essendo divenuto ministro e di cui oggi è di nuovo socio. Sono indagati anche Enrico Vitali, socio dello studio, l'ex presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini e Alessandro Pansa, l'ex direttore finanziario di Finmeccanica.
Perquisito lo studio legale - Carabinieri del nucleo investigativo di Milano stanno perquisendo lo studio legale tributario milanese del quale è socio l'ex ministro dell'economia Giulio Tremonti.
Da quanto è stato riferito i carabinieri stanno effettuando perquisizioni presso lo studio "Tremonti, Vitali, Romagnoli, Piccardi e Associati", su delega dei pubblici ministeri (pm) Roberto Pellicano e Giovanni Polizzi, nell'ambito di un'inchiesta in cui è l'ex ministro è indagato per corruzione con Enrico Vitali, socio dello studio, l'ex presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini e Alessandro Pansa, l'ex direttore finanziario di Finmeccanica.
L'indagine riguarda una presunta tangente di 2,4 milioni - mascherata da parcella professionale allo studio - versata dalla stessa Finmeccanica in relazione all'acquisto, per 3,4 miliardi di euro della società statunitense 'Drs' fornitrice del Pentagono.
La Procura di Milano ipotizza nei confronti di Tremonti un reato ministeriale, in quanto sarebbe stato commesso quando era in carica al dicastero dell'Economia, e quindi trasmetterà gli atti per competenza al Tribunale dei Ministri.
Tremonti: "Mai chiesto nulla a Finmeccanica" - "Non ho mai chiesto o sollecitato nulla ed in nessun modo da Finmeccanica. Anche per questo, come sempre, ho assoluta fiducia nella giustizia". Così si è espresso l'ex ministro italiano Giulio Tremonti in seguito alla notizia sulle indagini a suo carico per corruzione.
ats ans
