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BELGIORabbia, sarcasmo e scontri. In centomila contro l'austerità belga

07.10.15 - 20:20
Criticatissimo il governo di centrodestra di Charles Michel ad un anno dall'insediamento
Rabbia, sarcasmo e scontri. In centomila contro l'austerità belga
Criticatissimo il governo di centrodestra di Charles Michel ad un anno dall'insediamento

BRUXELLES - Rabbia, sarcasmo e scontri: in più di centomila sono scesi in piazza a Bruxelles contro l'austerità imposta dal governo di centrodestra guidato da un anno da Charles Michel. Molti col volto coperto. E a fine manifestazione un gruppo di anarchici si è scontrato con la polizia.

Tra i cartelli esposti, eloquente ed ironico quello con lo slogan: "Col detersivo Michel, restringimento del potere d'acquisto garantito".

Una manifestazione a occhio imponente (80mila persone, secondo la polizia), convocata dalle tre grandi sigle sindacali (Fgtb, Csc e Cgslb). Di fatto, circa l'1% dell'intera popolazione del Belgio ha sfilato - in una giornata di pioggia - a partire dalle 11,30 dalla 'Gare du Nord' attraversando tutto il centro passando per le vie dei palazzi del governo per concludersi alle 16 alla Gare du Sud, con aspri scontri tra la polizia ed un gruppo di anarchici e black bloc infiltrato nel corteo.

Ad un lancio di sassi e cartelli stradali divelti, gli agenti hanno risposto con lacrimogeni e cannoni ad acqua con una decina di autopompe. La polizia ha comunicato di aver arrestato 14 persone per vandalismo, violenza e ribellione ed altre tre sono state fermate per turbativa dell'ordine pubblico. Quattro agenti sono rimasti leggermente feriti, otto tra i manifestanti.

Ma prima della coda violenta, la manifestazione è stata composta ed ha praticamente paralizzato la città. I trasporti pubblici hanno comunque garantito un servizio minimo. E secondo le organizzazioni imprenditoriali la protesta ha avuto "un impatto limitato" ed ha coinvolto soprattutto il settore pubblico. La fiamminga Voka ha affermato che "il 90% delle mille imprese interpellate" non ha avuto problemi. E per l'associazione delle industrie tecnologiche Agoria "solo una ventina di grandi imprese ha accusato una perdita parziale di produzione per l'assenza del personale", ma dieci aziende in Vallonia sono state "completamente bloccate".

Dopo la manifestazione, aspri i commenti dei sindacati. Che hanno messo sotto accusa tanto il governo ("antisociale") quanto le organizzazioni imprenditoriali ("arroganti"). "Certe imprese non pagano tasse, è uno scandalo. Ed il governo Michel non solo non crea lavoro ma fa una politica sociale indegna" ha tuonato Rudy De Leeuw, presidente dello Fgtb.

Mentre il segretario generale della stessa sigla, Marc Goblet, ha promesso che "l'azione di oggi è solo un inizio" accusando il governo di essere "composto da illusionisti". E per Marie-Helene Ska, segretario generale della Csc, l'esecutivo del liberale Michel è "asociale" e "minaccia gravemente la coesione sociale". Ma il partito liberale MR ha invitato i sindacati a "scegliere la concertazione" e "abbandonare il clima di guerriglia" nelle contrattazioni.

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