Peter, turista russo, racconta: "Sono arrivati dal mare e hanno iniziato a sparare all'impazzata"
TUNISI - È stato raggiunto al telefono il primo testimone della strage a Sousse, in Tunisia, a pubblicare le immagini dell’attentato su Instagram. Una foto, la sua, che in brevissimo tempo ha fatto il giro del mondo e ha reso ancora più palpabile il terrore che si è respirato in quegli istanti.
Peter, turista moscovita, ha spiegato al Corriere della Sera di essere arrivato in Tunisia da tre giorni: "Sono ancora all’Hotel Mahraba, sono esausto - racconta al telefono -. Ero nella hall dell’albergo quando ho sentito degli spari provenire dalla spiaggia. Mi sono nascosto. E quando ho capito che era tutto finito sono corso per prestare aiuto".
Davanti ai suoi occhi è apparso l'orrore: "Tre corpi erano riversi vicino ai lettini. Quando li ho raggiunti ho capito che non c’era nulla da fare. Quello che ho visto l’ho fotografato e l’ho postato su Instagram". Lui non ha visto altri cadaveri. "Però altri turisti mi hanno detto che è stata una strage", spiega.
I cadaveri? Non li conosceva. "Possono essere tedeschi, inglesi. Sicuramente erano europei". L'uomo non è riuscito a vedere in faccia i terroristi. "Ma un uomo della sicurezza - aggiunge - mi ha detto che sono arrivati dal mare, dalle barche e hanno iniziato a sparare all’impazzata".
Una telefonata, quella a Peter, da cui traspare l'angoscia dell'uomo. "Mi scusi - cerca di giustificarsi -, sono sconvolto. Non riesco a respirare". Peter conclude raccontando l'arrivo dei soccorsi: "C’è grande confusione, ci sono elicotteri e barche dei soccorsi che stanno raggiungendo la spiaggia, speriamo di andare via presto".