L'attivista premio Nobel per la pace cinese è ricoverato a causa di un tumore. Pechino ne ha ostacolato la partenza all'estero
SHENYANG - Liu Xiaobo «sta morendo». Lo ha riferito l'ospedale di Shenyang dove l'attivista premio Nobel per la pace è ricoverato dal mese scorso a causa di un tumore al fegato in fase terminale. La famiglia di Liu è stata avvertita delle sue condizioni e ha rifiutato che venga intubato dopo aver sofferto una grave crisi respiratoria.
L'ultimo e preoccupante bollettino sullo stato di salute di Liu è stato postato dal team medico sul sito web del First Hospital of China Medical University di Shenyang, in cui sono menzionati due esami clinici da cui emerge che le funzioni epatiche si sono ulteriormente indebolite, oltre al ricorso a dialisi e trasfusione di plasma.
Il Nobel per la Pace, 61 anni, resta in stato cosiddetto "salvataggio attivo", si legge ancora nella breve nota, senza fornire ulteriori spiegazioni nei dettagli.
Già ieri sera le condizioni sembravano volgere al peggio per l'avvio di un trattamento di shock settico in aggiunta alla cura di infezioni addominali e debole funzionamento di alcuni organi vitali interni. A tal proposito erano state avviate la dialisi per i problemi rilevati ai reni, il rafforzamento dei trattamenti contro le infezioni e le terapie di supporto degli organi primari. A Liu, il più importante dissidente politico cinese, era stato diagnosticato a maggio il cancro al fegato, ormai in fase molto avanzata.