Le adolescenti, le donne povere, non sposate e poco istruite, e quelle che vivono in contesti rurali sono maggiormente a rischio
GINEVRA - Ogni anno nel mondo sono circa 22 milioni gli aborti fatti in condizioni di poca sicurezza e che mettono a rischio le donne, quasi tutti nei paesi a basso e medio reddito. Quelle più in pericolo, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sono le adolescenti, le donne povere, non sposate e poco istruite, e quelle che vivono in contesti rurali.
Anche se esistono interventi di assistenza sanitaria primaria sicuri, semplici ed efficaci, molte donne non vi hanno accesso, principalmente per la mancanza di operatori formati che secondo l'Oms sarà di 12,9 milioni entro il 2035, soprattutto in quelle aree dove maggiore è il carico degli aborti fatti in condizioni di poca sicurezza.
A tal fine l'Oms ha pubblicato nuove linee guida per gli operatori sanitari su come assicurare un'assistenza sicura per l'aborto e sulla contraccezione post-aborto, per ridurre le barriere che limitano l'accesso a cure sicure. Nel documento si evidenzia come questo tipo di interventi e assistenza non debbano essere fatti solo dai medici specialisti, ma anche da infermieri, ostetriche, ausiliari e medici generici, in modo da usare in modo più razionale le risorse e la forza lavoro disponibile.