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RUSSIAKiev vieta i simboli e la propaganda comunisti, i russi: "metodi totalitari"

10.04.15 - 20:14
"Mettendo sullo stesso piano comunismo e nazismo e "storpiando il passato del proprio Paese", le autorità ucraine otterranno solo "una profonda spaccatura della società contemporanea""
Kiev vieta i simboli e la propaganda comunisti, i russi: "metodi totalitari"
"Mettendo sullo stesso piano comunismo e nazismo e "storpiando il passato del proprio Paese", le autorità ucraine otterranno solo "una profonda spaccatura della società contemporanea""

MOSCA - Vietando i simboli e la propaganda del comunismo, le autorità ucraine introducono "metodi veramente totalitari per liquidare partiti, organizzazioni pubbliche e movimenti sgraditi" e non allineati. Lo sostiene il ministero degli Esteri russo criticando l'approvazione da parte del parlamento di Kiev di un progetto di legge governativo che mette sullo stesso piano comunismo e nazismo.

Il provvedimento - denunciato come mistificatorio in Israele dal Centro Wiesenthal - potrebbe rendere illegale il Partito comunista ucraino.

Mettendo sullo stesso piano comunismo e nazismo e "storpiando il passato del proprio Paese", le autorità ucraine otterranno solo "una profonda spaccatura della società contemporanea", aggiunge il ministero degli Esteri russo.

"Sullo stesso piano - si legge nella nota - nell'Ucraina contemporanea si mettono gli aggressori nazisti e i combattenti per la liberazione del Paese dal nazifascismo". Il ministero degli Esteri russo ha inoltre condannato la decisione del parlamento ucraino di commemorare tutti coloro che hanno partecipato alla lotta per l'indipendenza dell'Ucraina nel XX secolo, e quindi anche i combattenti dell'Upa, il movimento armato nazionalista accusato di aver collaborato, almeno in un primo momento, con gli occupanti nazisti durante la seconda guerra mondiale.

ats ansa

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