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SVIZZERAFranco forte, il commercio al dettaglio reagisce bene

01.02.15 - 12:53
Lo afferma Sara Stalder, direttrice della Fondazione per la protezione dei consumatori
Franco forte, il commercio al dettaglio reagisce bene
Lo afferma Sara Stalder, direttrice della Fondazione per la protezione dei consumatori

BERNA - Il commercio al dettaglio e il ramo dell'automobile stanno reagendo rapidamente al rafforzamento del franco, facendo beneficiare i clienti dei vantaggi valutari, mentre in altri altri settori - ad esempio vestiti e cosmetici - non si sta muovendo nulla: lo afferma Sara Stalder, direttrice della Fondazione per la protezione dei consumatori (FPC).

Prima di dare un giudizio definitivo sulla questione Stalder vuole comunque aspettare il mese di febbraio: si tratta infatti di determinare se i ribassi di prezzo sono veramente duraturi o se, al contrario, fanno parte di campagne di pubbliche relazioni.

Secondo Stalder è urgente rafforzare la legge sui cartelli per finalmente permettere le importazioni parallele. "I politici che un paio di mesi or sono hanno affossato un progetto in tal senso sono gli stessi che ora accusano coloro che fanno la spesa all'estero di non essere patriottici".

Per la direttrice dell'FPC fino a quando la differenza di prezzo con i prodotti oltre frontiera sarà grande rimarrà la tentazione di varcare i confini. L'unico modo per per venirne a capo è abbassare i prezzi degli articoli importati a livello europeo: "accettabile è al massimo un 15% in più".

Particolarmente critica Stalder è nei confronti della pratica dell'Ufficio federale della sanità pubblica che per i medicinali importati permette di mantenere a lungo ancora un corso di 1,29 franchi per euro. "È una cosa indicibile. Nessun ramo economico può beneficiare di un bonus di questo tipo. Ci impegniamo affinché venga finalmente eliminato", conclude.

 

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