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SVIZZERA / CANTONEDalle urne escono quattro "No"

28.09.14 - 14:03
Bocciati i temi in votazione federale e cantonale. "Aiutiamo le scuole comunali" non passa per poco, più netto il successo dei contrari al credito per Expo
Dalle urne escono quattro "No"
Bocciati i temi in votazione federale e cantonale. "Aiutiamo le scuole comunali" non passa per poco, più netto il successo dei contrari al credito per Expo

BERNA - Gli svizzeri dicono "No" alle iniziative popolari "Basta con l'IVA discriminatoria per la ristorazione!" e "Per una cassa malati pubblica". 

L'attuale tasso di IVA sulle prestazioni dei ristoranti non deve essere abbassato. A larghissima maggioranza (71,5%) il popolo svizzero ha bocciato l'iniziativa di Gastrosuisse denominata "Basta con l'IVA discriminatoria per la ristorazione", che chiedeva di intervenire in questo senso. Tutti i cantoni si sono opposti. La partecipazione al voto a livello nazionale è stata del 46,9%.

Il testo è stato respinto da circa 1,72 milioni di aventi diritto di voto e approvato solo da 685 mila persone. Si tratta di una disfatta incontestabile per i ristoratori, che ritengono di essere svantaggiati fiscalmente rispetto al commercio al dettaglio e ai take-away. Malgrado il sostegno dell'UDC e di ampie frange del PLR e del PPD, il timore di dover pagare di più per mangiare a casa propria ha avuto la meglio.

La percentuale di "no" va dal 64,6% di Uri al 76,1% di Zurigo. Fra i cantoni meno reticenti a ritoccare l'IVA in questo settore figurano anche Ticino (64,7%) e Giura (64,9%), mentre fra quelli maggiormente contrari troviamo Zugo (75,8%) e Berna (73,2%). Nei Grigioni la percentuale dei contrari è stata del 71,5%. In Romandia la più alta percentuale di oppositori è stata registrata a Ginevra (73,1%).

Il testo di Gastrosuisse prevedeva che le bevande non alcoliche e il cibo consumato in un albergo o in un ristorante venissero tassati come i prodotti venduti al commercio al dettaglio o nei take-away, senza tuttavia precisare a quale tasso. Attualmente questi ultimi sono sottoposti a un'aliquota del 2,5%, mentre quella ordinaria ammonta all'8%.

Il progetto non piaceva al Consiglio federale. A suo avviso, applicando un tasso del 2,5% nella ristorazione il calo dei prezzi per il cliente sarebbe stato marginale, sempre che il ristoratore l'avrebbe effettivamente applicato. Il piatto del giorno sarebbe passato per esempio da 20 a 19 franchi. La Confederazione avrebbe invece registrato mancate entrate per 700-750 milioni di franchi all'anno. Per compensare questi ammanchi, il tasso più basso dell'IVA avrebbe dovuto essere innalzato al 3,8%.

Una sessantina di casse private continueranno ad occuparsi dell'assicurazione malattia in Svizzera. L'iniziativa popolare "Per una cassa malati pubblica" è stata infatti respinta dal 61,9% dei votanti. Il testo della sinistra è stato approvato solamente da quattro cantoni, tutti romandi.

A livello nazionale la partecipazione è stata del 47,16%. In totale, l'iniziativa è stata bocciata da1'512'116 votanti e approvata da 932'761.

Nel Giura e nel canton Neuchâtel i "sì" hanno vinto rispettivamente con il 63% e il 59,6% dei voti. L'iniziativa ha fatto bene anche a Ginevra (57,4% di favorevoli) e nel canton Vaud (56,2%). A Friburgo, cantone bilingue, il "no" ha prevalso solamente di 550 voti (50,3% di contrari).

In alcuni cantoni della Svizzera tedesca il testo è stato sonoramente bocciato. Nell'Appenzello Interno gli oppositori hanno raggiunto addirittura l'81,7%, a Svitto il 79,1% a Nidvaldo il 78,9%, a Zugo il 77,9% e a Obwaldo il 77%. In Ticino l'iniziativa è stata respinta con il 55,6% dei voti (partecipazione 52,54%), nei Grigioni con il 72,7% (39,95%).

L'iniziativa era stata lanciata da Verdi, organizzazioni dei consumatori e dei pazienti e aveva raccolto 115'841 firme valide. Il testo chiedeva che l'assicurazione sociale contro le malattie venisse esercitata da un unico istituto nazionale, in cui sarebbero stati rappresentati Confederazione, Cantoni, assicurati e fornitori di prestazioni.

Secondo gli schieramenti politici di destra, con l'approvazione dell'iniziativa costi e burocrazia non sarebbero calati e le prestazioni non sarebbero migliorate, anche a causa della mancata concorrenza. Per la sinistra, invece, parlare di concorrenza per un'assicurazione sociale è un'aberrazione.

In TicinoI dati definitivi ticinesi: "Basta con l'IVA discriminatoria per la ristorazione!" è stata bocciata con il 64.69%, mentre "Per una cassa malati pubblica" è stata respinta con il 55.63%. "Aiutiamo le scuole comunali - Per il futuro dei nostri ragazzi" è stata respinta per circa 3000 voti, con un 51.39% totale. Infine il "Credito per il finanziamento della partecipazione del Cantone Ticino a Expo Milano 2015" è stato bocciato con il 54.51% dei voti.

La partecipazione alle urne si è attestata intorno al 52%. 

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