L'imprenditore coinvolto nel caso Carige ha deciso di restare in consiglio comunale da indipendente
LUGANO - "Mi stanno costringendo a dimettermi. Io allora mi dimetto dal partito". Davide Enderlin lascia il Partito Liberale Radicale, ma non il Consiglio comunale, dove resterà da indipendente. Clamoroso dietrofront dell'imprenditore luganese, rimesso in libertà lunedì, ma con obbligo di dimora coatta a Como e divieto di lasciare l'Italia.
Enderlin si dice amareggiato di una vicenda, che lo vede accusato di aver partecipato a una truffa da 22 milioni di euro a danno della Banca Carige, di cui lui si dice estraneo.
Enderlin si dice dispiaciuto dell'atteggiamento del PLR, che lo considera colpevole: "Io non ci sto con questa gente - ha dichiarato a LaRegioneTicino - Perciò mi sono dimesso dal partito, resto in Consiglio comunale e faccio l'indipendente". Enderlin ha anche raccontato di aver ricevuto telefonate da presidente di altri partiti per passare con loro: "Da qui alle prossime elezioni verrò per forza assolto - ha dichiarato al quotidiano - il mio avvocato si è giocato la parcella, e poi, se deciderò di entrare in un altro partito, avrò una bella posizione di partenza...".