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Sagra dell'uva con sorpresa: ingresso a 8 franchi Si apre venerdì l’edizione numero 58: la vera novità è il prezzo
MENDRISIO - Il canovaccio è il medesimo delle passate edizioni: spettacoli e concerti, mercatino di 80 bancarelle per le vie del centro, corti e grotti pronti ad accogliere il pubblico, oltre 30mila visitatori stimati. La vera novità di questa Sagra dell'uva numero 58, da venerdì 26 a domenica 28 settembre, è qualcosa che non riscuote affatto gli entusiasmi: il biglietto d’ingresso passa da 3 a 8 franchi, un prezzo penalizzante per i residenti e chi giunge dal circondario senza usufruire dei mezzi pubblici.
Il tagliando, che si può acquistare anche agli sportelli ferroviari e ai distributori automatici o sul sito Ffs, comprende infatti il viaggio di andata e ritorno in treno da ogni località del Ticino. È vero che chi vive a Mendrisio può pagare direttamente in cassa, e ricevere così un buono di ritorno, valore 3 franchi, da spendere nei grotti e nelle corti; rimane però un incremento di 2 franchi che, se può venire tollerato da chi in compenso viaggia sui convogli a costi ridicoli, rappresenta quasi il 70% in più rispetto allo scorso anno. Glissando sulle percentuali così rielaborate, gli organizzatori preferiscono depistare l’attenzione e concentrarsi invece sulla «formula fastidiosa» che ha costretto a proporre un ticket di 8 franchi per gestire i costi dei trasporti, dei quali in precedenza si occupava il Comune.
«Stavolta non se n’è fatto carico – spiega il presidente Antonio Fontana – L’accordo raggiunto fra Sagra e Ffs rappresenta comunque un grosso vantaggio per chi viene da fuori, oltre a significare meno auto in circolazione e più sicurezza per tutti. Il buono di 3 franchi da spendere all’interno della sagra va incontro invece ai residenti che giungono a piedi. Ma non è escluso che in futuro questa formula venga rivista».
