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CANTONECasse malati: "Al Ticino vengono sottratti milioni per equilibrare altri Cantoni"

19.09.14 - 12:00
Pubblicato uno studio allarmante: "Nel nostro Cantone ci sono aumenti di premio ingiustificati e tutto viene nascosto dall'Ufficio di statistica"
Foto Ti Press
Casse malati: "Al Ticino vengono sottratti milioni per equilibrare altri Cantoni"
Pubblicato uno studio allarmante: "Nel nostro Cantone ci sono aumenti di premio ingiustificati e tutto viene nascosto dall'Ufficio di statistica"

MEZZOVICO - Il Ticino avrebbe 327 milioni di franchi di eccedenze per la cassa malattia ma se ne trova 139, perché gli altri servono a coprire i "difetti" di altri Cantoni. I Cantoni a cui sono stati sottratti importi di riserve sono 6, tra cui anche il Ticino. Non solo. In 3 Cantoni, tra cui il nostro, si annotano aumenti di premio di cassa malati ingiustificati. I dati arrivano dallo studio "Il balletto delle riserve LAMal cantone per cantone dal 1996 al 2012: per la prima volta in Svizzera" presentato oggi dall'Ordine dei Medici del Canto Ticino a Mezzovico.

 

Ticino penalizzato - La domanda a cui lo studio risponde è: "Quanto ci costa il pareggio di bilancio delle Casse Malati?" Lo studio realizzato per conto dell'Ordine dei Medici del Cantone Ticino dal Signor Bruno Cereghetti, fra i massimi esperti di casse malati della Svizzera fornisce dati allarmanti. I risultati fondati su analisi matematiche scientificamente sostenibili, indicano che sono in atto forti disparità fra i vari cantoni nella formazione dei premi e nel trasferimento delle riserve da cantone a cantone. La ricostruzione fatta dal 1996 al 2012 è stata lunga e minuziosa, resa difficile proprio dall'Ufficio Federale della Sanità "che avrebbe dovuto vigilare e che invece, dal 2009, ha creato una cortina fumogena cessando di pubblicare i bilanci di esercizio degli assicuratori per singolo Cantone. In questo modo, l'apparente situazione di pareggio sul piano nazionale, nasconde le grandi e reali disparità di trattamento sul piano cantonale. A pagare è soprattutto il Ticino. Sul periodo 1996-2011 il Cantone Ticino ne esce fortemente penalizzato, in quanto si vede ridurre a tavolino le eccedenze di pagamento da CHF 327.6 Mio a CHF 139.8 Mio (- CHF 187.8 Mio).

 

Bilanci - Lo studio lancia uno sguardo anche sul periodo 2011-2013. Il quadro non è edificante: in 12 Cantoni si registra un peggioramento della situazione già negativa nel 2011, mentre in 3 Cantoni, tra cui il Ticino, si annotano aumenti di premio ingiustificati. Questo significa che il disequilibrio tra i Cantoni continua nel tempo.

Tutto questo nasce da una constatazione: nella LAMal non è consentito conseguire utili, il bilancio d’esercizio del periodo deve tendere al pareggio. Lo studio dimostra che questo obiettivo è raggiunto se si considera il dato nazionale, inteso come somma dei bilanci singoli dei Cantoni. Ma ciò con un pesante squilibrio a livello dei singoli Cantoni. Tre Cantoni sorreggono il bilancio storico sul piano nazionale (GE, VD, TI), mentre in 18 Cantoni si registra un dato negativo, tra cui 5 (AR, UR, GL, OW, NW) in modo molto pesante. In sostanza l’Ufficio federale delle salute pubblica calcola tutto su medie nazionali. "Si tratta di un artificio contabile finalizzato ad abbellire la situazione di deriva del sistema in quanto non convenientemente governato per tutta la vigenza della LAMal" spiegano dall'Ordine.

 

Poca trasparenza - Inoltre quello che è emerge è che la trasparenza contabile nel settore dell’assicurazione malattie è insufficiente. I dati pubblicati nella Statistica federale dell’assicurazione malattie sono incompleti per i singoli Cantoni. "Il quadro che emana dall’analisi di dettaglio del periodo 1996-2012 di vigenza della LAMal, sotto il profilo dell’equità nella formazione dei premi, è tutt’altro che edificante. L’appello all’Autorità federale è volto alla pubblicazione dello storico dei risultati di esercizio nei singoli Cantoni. Questo parametro permetterebbe di leggere la realtà degli scompensi intervenuti e che oggi gli assicuratori, ma anche l’Autorità federale, tentano, in modo a volte assai goffo e azzardato, di nascondere", concludono i sostenitori dello studio.

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