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CANTONETasse più alte ai frontalieri, Cattaneo: "Meglio che i contingenti"

16.09.14 - 17:16
Il PLR ticinese saluta con speranza il postulato votato oggi in Consiglio nazionale che chiede di applicare una tassazione nei confronti dei lavoratori frontalieri pari a quella dei lavoratori dipendenti in vigore in Italia
Foto d'archivio (Tipress)
Tasse più alte ai frontalieri, Cattaneo: "Meglio che i contingenti"
Il PLR ticinese saluta con speranza il postulato votato oggi in Consiglio nazionale che chiede di applicare una tassazione nei confronti dei lavoratori frontalieri pari a quella dei lavoratori dipendenti in vigore in Italia

BELLINZONA - Tassare i lavoratori frontalieri come tutti gli altri lavoratori italiani che risiedono e vivono in Italia. E'  questo il principio passato a larghissima maggioranza in Consiglio nazionale oggi. Con 157 voti favorevoli, 25 contrari e 4 astenuti è stato votato un postulato elaborato nel 2012 dal deputato della Lega dei Ticinesi Lorenzo Quadri. E se in casa leghista si saluta con grande soddisfazione il voto di oggi, in casa PLRT si apprende il voto a Berna con speranza e ottimismo. "Stiamo andando nella direzione giusta" - ci ha detto il presidente del Partito Liberale Radicale Ticinese Rocco Cattaneo, riferendosi all'iniziativa del PLRT, votata dal parlamento cantonale ticinese e sostenuta da una decina di migliaia di firme in una petizione presentata a Berna, che chiede la disdetta dell'accordo fiscale italo-svizzero sui frontalieri del 1974.

A Cattaneo abbiamo chiesto se non teme, per il comparto produttivo ticinese, un contraccolpo negativo. Di fatto ai datori di lavoro ticinesi la manodopera costerebbe di più. "Premetto una cosa: noi siamo contro il dumping salariale. Detto questo siamo consapevoli che vi sarà sicuramente un rincaro della manodopera, è normale. In questo modo si avrà un riequilibrio di forze del mercato del lavoro, dove i "nostri" potrebbero rientrare in gioco ed essere competitivi per concorrere a un impiego. Meglio questa soluzione che i contingenti. Strumento quest'ultimo complicato, gravoso a livello burocratico, di stampo dirigista, e d'impaccio alle aziende, che si ritroverebbero penalizzate in un contesto generale dove sono richieste flessibilità e dinamismo". Con il postulato votato oggi, il presidente del PLRT intravvede un altro aspetto positivo: "In questo modo entreranno più soldi nelle nostre finanze pubbliche. Obiettivo questo di Quadri da noi condiviso che va a braccetto con la nostra richiesta di disdire l'accordo fiscale del 1974", ha continuato Cattaneo.

Il presidente del PLR auspica ora che il Consiglio federale prenda sul serio il segnale giunto oggi dal Parlamento: "Il governo non deve sottovalutare questo voto", ha avvertito Cattaneo, che ricorda lo stallo nelle trattative tra Italia e Svizzera in materia fiscale. "Sappiamo che l'accordo sui frontalieri è soltanto uno degli aspetti riguardanti l'accordo tra i due paesi. In tutti i casi rammento che il mese di giugno, termine che il Consiglio federale aveva indicato per il raggiungimento di un accordo, è già passato e di fatto, prima che si giunga a una firma d'intesa, perderemo ancora un altro anno".

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