BERNA - La formazione degli apprendisti figurerà fra i criteri di selezione per attribuire gli appalti pubblici. Con 95 voti contro 87 e 2 astenuti, il Consiglio nazionale ha appianato oggi anche l'ultima divergenza con gli Stati, allineandosi alla proposta di limitare il nuovo criterio agli appalti che non sono sottoposti ad obblighi internazionali. Il dossier è così pronto per le votazioni finali.
Lo scopo della revisione legislativa, avviata nel 2003 da un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Ruedi Lustenberger (PPD/LU), è di lottare contro la mancanza di posti di apprendistato, anche se il problema si è nel frattempo ridotto. Si tratta di rafforzare il sistema della formazione duale in vigore in Svizzera, ha sottolineato Lucrezia Meier-Schatz (PPD/SG) a nome della commissione.
Una minoranza (formata sia da esponenti UDC che PS) si è invano opposta al fatto che il testo originale sia stato ammorbidito in modo inaccettabile, con l'introduzione del distinguo degli accordi internazionali. Tuttavia, come ha sottolineato la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, se la revisione della legge non contemplasse questa eccezione, si corre il rischio che le imprese svizzere, che dipendono fortemente dai mercati internazionali, vengano discriminate.
Ats