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CANTONEChi sparisce nel nulla non viene dimenticato: "Non esistono ‘cold case’"

15.09.14 - 07:58
Sono 12 i casi segnalati sul sito della Polizia cantonale, il più datato risale a 14 anni fa
Foto Polizia Cantonale Ticino
Chi sparisce nel nulla non viene dimenticato: "Non esistono ‘cold case’"
Sono 12 i casi segnalati sul sito della Polizia cantonale, il più datato risale a 14 anni fa

LUGANO - C'è il turista zurighese scomparso durante una vacanza nel Gambarogno, la ragazza di origine africana che manca dal suo domicilio nel Luganese, lo speleologo argoviese sparito chissà dove sopra Gordevio. Poi storie di disagio e turisti dispersi in montagna. Sono 12 le persone scomparse presenti nell'apposita sezione del sito della Polizia cantonale ticinese.

Bravate, litigi, problemi economici, incidenti, disperazione: vari sono i motivi che spingono una persona a sparire nel nulla. A volte può essere la pura voglia di fuggire, di lasciarsi definitivamente alle spalle il vissuto quotidiano. Una traccia però resta: l'avviso di scomparsa alla polizia.

I casi irrisolti - Il caso più recente risale ad un anno fa: l'oggi 50enne Bruno Alfred Wespi scomparve il 19 agosto dal suo domicilio di Viganello, probabilmente a bordo della sua Renault Twingo grigia. Si passa poi al 2011: Christian Frey, zurighese, sparì nel nulla il 20 agosto 2011 dalla sua abitazione di vacanza a Caviano, nel Gambarogno. L'anno prima si erano perse le tracce di Marko Terzic, giovane speleologo lucernese classe 1988. L'11 settembre 2010 il giovane si era recato in Ticino in treno, per trascorrere una settimana di studio a Gordevio. Poi il nulla: l'abitazione nella quale risiedeva in Vallemaggia è stata trovata intatta, con tutti gli effetti personali in ordine. La polizia, il Soccorso alpino e la Rega hanno cercato le sue tracce nella Val Grande e nei dintorni di Gordevio, purtroppo senza esito.

Era in vacanza in Ticino anche Walter Gnos, residente nel Canton Zurigo, e dell'uomo non si ha più nessuna notizia dal 30 agosto 2010. Quel giorno Gnos, classe 1948, si trovava a Lugano, e l’ultimo avvistamento lo colloca nella zona del debarcadero. Poi più nulla. Andando più indietro nel tempo, c'è Sarah Salumu, nemmeno 16 anni al momento della scomparsa, avvenuta il 4 settembre 2009 dal Foyer Calprino di Massagno. Prima ancora il caso di Guido Fischer, cittadino tedesco domiciliato a Gordola, che dopo aver terminato di lavorare a Losone fece perdere le sue tracce. Era il 30 maggio 2008.

Dal 2 ottobre 2007 non si hanno invece più notizie di Nedo Girami, escursionista italiano residente a Germignaga. L'uomo, 80 anni al momento della scomparsa, si trovava in montagna nella zona del Monte Lema, sul versante italiano, e da allora non è stato più possibile rintracciarlo. Il 15 maggio 2007 è scomparso dal suo domicilio di Bellinzona Rafael Gonzalez Trinidad, cittadino dominicano. Si fa un balzo al 2003, con il caso di Edith Camponovo, scomparsa dal proprio domicilio di Mendrisio il 1° giugno di 11 anni fa. Qualche mese prima, l'11 ottobre 2005, Emilio Seiler era sparito nel nulla. L'uomo, nato nel 1950, viveva a Gordola. Tenero invece era il luogo di residenza di Franco Colombi, irreperibile dall'11 dicembre 2004.

Il caso più vecchio pubblicato sul sito della Polizia cantonale è quello di Peter Stalder. L'uomo, domiciliato a Wohlen nel canton Argovia, era giunto in treno in Ticino l'8 ottobre 2000, con l'intenzione di fare una gita in montagna. Il suo programma prevedeva la partenza da Arbedo (che avrebbe raggiunto a piedi dopo essere sceso alla stazione di Bellinzona) per poi proseguire nella Valle di Arbedo passando dai monti Loga e Aragno, quindi monti Laura, monti Montai per poi raggiungere San Vittore nei Grigioni. Da qui avrebbe dovuto rientrare a Bellinzona per il pernottamento. Invece di lui si sono perse – da quasi 14 anni, ormai - le tracce.

Come opera la polizia - Quanto raccontato finora riguarda persone delle quali, a distanza di mesi o addirittura anni, non si sono trovate più tracce. Spesso, invece, i casi di scomparsa si risolvono in tempi brevi. Abbiamo contattato la Polizia cantonale ticinese per avere qualche informazione in più sul modo di procedere in queste circostanze. Il sergente maggiore Claudio Ferrari spiega come gli agenti operano: dalla formalizzazione della denuncia all’apertura di un incarto, alle ricerche e all’eventuale diffusione di un appello pubblico.

Oltre ai casi pubblicati sul sito internet, esistono altri fascicoli aperti di persone scomparse in Ticino?

La diffusione pubblica di una scomparsa deriva da una decisione che compete alla persona, solitamente un parente prossimo, che denuncia il fatto. Vi sono altri casi, invero pochi, di persone scomparse che non raggiungono questo stadio per i quali, come per i primi, viene aperto un incarto presso la Polizia scientifica dopo la denuncia di scomparsa effettuata presso un posto di Polizia cantonale.

I casi di persone disperse nelle acque di laghi e fiumi (es. il giovane disperso al largo di Paradiso un paio d'anni fa) come vengono classificati?

Come tutti i casi simili che vengono constatati in Ticino, conoscendo in anticipo che la scomparsa è avvenuta nelle acque di un lago, le ricerche verranno in particolare indirizzate nelle zone adiacenti il punto di sparizione.

La Polizia cantonale riceve segnalazioni riguardanti questi casi, anche a distanza di tempo dalla scomparsa del soggetto?

Solitamente la persona scomparsa viene segnalata immediatamente dal parente prossimo che constata l’assenza dal domicilio o non riesce a contattarla. Le eventuali segnalazioni successive si diradano proporzionalmente col passare del tempo.

Spesso i casi di scomparsa si risolvono (nel bene o nel male) in pochi giorni. Avete calcolato un tempo medio dopo il quale le persone vengono rintracciate?

La casistica è molto variata. Solitamente i casi in cui si rintraccia lo scomparso dopo poco tempo, da alcune ore a qualche giorno, la persona o si presenta da sola o la rintracciamo ancora in vita.

Quando una persona viene dichiarata “morta presunta”? Deve passare un determinato periodo di tempo?

Sì, solitamente devono trascorrere 5 anni dalla scomparsa. La dichiarazione di “morte presunta” è una questione civile. Trascorso questo lasso di tempo il parente prossimo deve inizialmente far pubblicare sul Foglio Ufficiale la scomparsa e poi, con un atto della Pretura, dichiarare la morte presunta della persona.

Esiste un periodo di tempo standard nel quale la Polizia ricerca attivamente una persona, prima di archiviarlo come “cold case”?

Da parte nostra non esistono dei “cold case”. Fintanto che esistono degli indizi che ci permettono di intraprendere delle ricerche, mettiamo in campo tutte le forze disponibili, utilizzando anche partner esterni, nella ricerca della persona scomparsa. Senza dimenticare i mezzi tecnici molto efficaci quali le localizzazioni del cellulare e le camere termiche, che generano anche molti costi supplementari, ma quando c'è in ballo la vita umana tutte le possibilità vengono messe in campo. Controllati e verificati tutti i probabili posti dove si presumeva che la persona fosse scomparsa, le ricerche vengono interrotte finché nuovi indizi o segnalazioni giungono alla Polizia. Alla ricezione di una nuova segnalazione si provvede immediatamente alla sua verifica: se la segnalazione è negativa si ritorna in stand-by fino alla successiva.

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