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SVIZZERA"Le immagini a sfondo sessuale sono già parte della quotidianità dei bambini"

28.08.14 - 13:03
Il Consiglio federale ha risposto alle critiche mosse da alcuni consiglieri nazionali per la campagna "Love Life"
Foto organizzazione
"Le immagini a sfondo sessuale sono già parte della quotidianità dei bambini"
Il Consiglio federale ha risposto alle critiche mosse da alcuni consiglieri nazionali per la campagna "Love Life"

BERNA – La campagna di prevenzione Love Life suscita ancora polemiche, il Consiglio federale la difende sostenendo che "non c'è modo di fermare la campagna, come vorrebbero i consiglieri nazionali provenienti da ambienti conservatori". Durante il primo mese dell’iniziativa lanciata nel mese di maggio, il manifesto "LOVE LIFE" ha ricevuto un sostegno di 86.000 voti, lo spot è stato visto circa 550.000 volte su YouTube. Più di 250 persone hanno chiesto di poter essere protagoniste sui manifesti.

“La campagna mostra le persone che vivono la loro sessualità in modo responsabile”, ha detto giovedì l'esecutivo in una serie di risposte alle interrogazioni parlamentari. "Perché la prevenzione sia efficace, questa campagna non è solo importante, ma anche utile per discutere la sessualità vissuta nella vita quotidiana".

"Contrariamente a quanto affermano i parlamentari, la campagna non ha nulla a che fare con la pornografia", dice il governo."Il linguaggio visivo sarebbe completamente diverso. La pornografia è infatti la gratificazione degli impulsi sessuali ed esclude tutti gli altri aspetti importanti, in particolare la responsabilità".

"Le immagini a sfondo sessuale - si è concluso - sono già  parte della quotidianità dei bambini. Immagini molto più scioccanti possono essere viste in pochi click su internet. Se la campagna solleva interrogativi tra i più giovani è l'occasione per fornire loro risposte adeguate alla loro età".

Le critiche - Fra chi ha mosso le sue polemiche, l'UDC Erich von Siebenthal ha chiesto l’immediata cessazione di immagini esplicite nelle prossime campagne, che non devono mostrare materiale pornografico. Secondo il bernese, rovina gli sforzi che molti genitori e insegnanti mettono nell’educare i giovani, guidando il loro comportamento, insegnando loro la giusta temperanza sessuale e la prudenza in merito al materiale pornografico. Conclude sottolineando che tutte queste iniziative sono finanziate dal denaro dei contribuenti.

Per Fabio Regazzi (PDC / IT) è incoerente voler proteggere i minori dalla pornografia da un lato, quando sono esposti a immagini sessualmente esplicite in ogni luogo. Le foto volgari di questa "campagna altamente scandalosa" sono potenzialmente pericolose per i minori: tendono ad aumentare la loro aggressività e sono limitate.

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