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BELLINZONA"Così Medjugorje ha cambiato la mia vita"

22.08.14 - 06:00
Nella settimana del pellegrinaggio diocesano a Lourdes, ecco la testimonianza della ticinese Samantha V. Il teologo: "Prudenza a parlare di apparizioni, ma queste esperienze aiutano a guardarsi dentro"
"Così Medjugorje ha cambiato la mia vita"
Nella settimana del pellegrinaggio diocesano a Lourdes, ecco la testimonianza della ticinese Samantha V. Il teologo: "Prudenza a parlare di apparizioni, ma queste esperienze aiutano a guardarsi dentro"

BELLINZONA - “Sì, a me la Madonna ha cambiato la vita”. Lo sussurra a denti stretti, Samantha V., 39enne di Bellinzona. Mentre centinaia di ticinesi si trovano a Lourdes, in Francia, per l’annuale pellegrinaggio diocesano, spunta l’esperienza vissuta da una giovane donna ticinese a Medjugorje, in Bosnia ed Erzegovina. Un episodio singolare, accaduto nel maggio del 2011, e ripreso anche da una piccola rivista religiosa italiana. “E pensare che non sono mai stata una bigotta – dice Samantha –. Ho sempre creduto in Dio come energia superiore, ma non sono mai stata una grande praticante”.

La foto - Samantha mostra l’immagine che la ritrae con alle spalle una specie di sagoma, tra i raggi del sole. “Ero andata a Medjugorje in pellegrinaggio con alcune amiche. Per tutta la settimana non ho provato sensazioni speciali. Questa foto me l’hanno scattata l’ultimo giorno. Solo sul pullman, durante il viaggio di ritorno, mi accorsi che aveva qualcosa di particolare. Una volta tornata in Ticino, mi precipitai da un fotografo professionista, la feci analizzare. Mi confermò che non si trattava di un difetto fotografico. Venivo da un passato tormentato, da tante storie sbagliate, ma da quel giorno di maggio di tre anni fa c’è una serenità particolare nelle mie giornate. Ho incontrato l’uomo che in seguito ho sposato, e ho anche avuto un bambino. Proprio quando mi ero ormai rassegnata al fatto di restare sola e di non avere figli”.

Scetticismo - Sono a centinaia le apparizioni mariane annunciate nel mondo nel corso dei secoli. Poco più di una decina quelle ‘accettate’ dalla Chiesa, che da sempre manifesta un certo scetticismo nei confronti del fenomeno. “In realtà – puntualizza il teologo Azzolino Chiappini – la Chiesa non ha mai riconosciuto un’apparizione mariana in maniera esplicita. Lo ha fatto indirettamente, come ad esempio per Lourdes, canonizzando la santa Bernadette. In questo caso, l’autorità ecclesiastica ha ritenuto che la vita di Bernadette fosse improntata su valori cristiani autentici, tanto profondi da consentirle di avere esperienze mistiche. Vorrei ricordare che nessun cattolico è tenuto a credere nelle apparizioni”. 

Mancanza di prove - Chiappini è ancora più prudente quando si parla di Medjugorje. “Contrariamente a quanto accaduto a Lourdes o a Fatima, qui non ci sono stati segni tangibili di esperienze spirituali. Il precedente Papa aveva indetto un gruppo di studio per approfondire la questione. Ma per ora non si hanno ancora risultati definitivi. Certo, fa riflettere l’elevato numero di persone che si recano in pellegrinaggio nel villaggio della Bosnia ed Erzegovina. Ed è innegabile che in diversi tornino ricaricati. Al di là della veridicità di eventi mistici, il merito di posti come Medjugorje sta proprio nel consentire alla gente di riscoprire i valori della vita cristiana, di fermarsi e di guardarsi dentro”.

Miracoli - E poi, sempre legati ai luoghi delle presunte apparizioni, ci sono i miracoli. Il teologo è chiaro. “Il gruppo di medici ed esperti che verifica i miracoli è molto serio. In pratica si accerta che una situazione di grave malattia sia effettivamente seguita da una guarigione scientificamente inspiegabile. Perché i miracoli sono così isolati? Il miracolo è uno dei segni della gratuità di Dio, non corrisponde a un diritto”.

Questione di fede - Con un discorso analogo può essere spiegato il fatto che le presunte apparizioni mariane non siano mai nitide ed esplicite. “Fossero così constatabili, non ci sarebbe più spazio per la fede. Noi dobbiamo sapere riconoscere i segni della grazia di Dio, nella consapevolezza che ci sono eventi straordinari non spiegabili con le normali regole della natura”.      

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