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GRIGIONILe fusioni comunali minacciano la lingua retoromancia

21.08.14 - 15:51
Le fusioni comunali minacciano la lingua retoromancia

COIRA - Il boom di fusioni comunali scoppiato di recente nel canton Grigioni mette fortemente sotto pressione la lingua retoromancia. A lanciare l'allarme sono le associazioni Lia Rumantscha e Uniun Rumantscha Grischun Central, secondo le quali in questi casi il tedesco si espande e diventa la lingua dominante.

 

Particolarmente problematiche risultano le previste fusioni della valle dell'Albula (inizio 2015), della valle del Oberhalbstein (che comprende anche Bivio, dove l'italiano è lingua ufficiale) probabilmente a inizio 2016 e quella in Bassa Engadina nel corso del 2015.

 

Secondo le due associazioni, il problema è sempre lo stesso: numerose località retoromance si uniscono a uno/due comuni tedescofoni e, in base alla relativa legge cantonale, ne consegue un entità teoricamente bilingue. "Dalle fusioni del passato sappiamo invece che in questi comuni bilingui finisce per dominare il tedesco", ha indicato all'ats Andreas Gabriel, portavoce della Lia Rumantscha.

 

Questo fenomeno si verifica anche se il numero di abitanti tedescofoni è inferiore a quelli che parlano il romancio: siccome questi ultimi normalmente parlano entrambe le lingue, mentre solo in rari casi vale il caso inverso, le autorità comunali prediligono il tedesco e di conseguenza anche tutti i documenti sono redatti in questa lingua. A lungo andare ciò si riflette anche sull'insegnamento scolastico, un fattore vitale per la sopravvivenza del retoromancio.

 

Per contrastare questo problema - che secondo le due associazioni si diffonde per effetto domino - il Governo cantonale deve intervenire modificando la legislazione, in modo da rafforzare la posizione della lingua romancia. Una soluzione - ammette Andreas Gabriel - sicuramente non facile, ma che se appoggiata da solidi argomenti giuridici potrà rivelarsi efficace.

 

Ats

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