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CANTONEOltre la metà degli apprendisti trova lavoro o studia

30.07.14 - 12:09
Presentati i risultati dell'ARI Ticino (Apprendista Ricerca Impiego)
Foto Ti Press
Oltre la metà degli apprendisti trova lavoro o studia
Presentati i risultati dell'ARI Ticino (Apprendista Ricerca Impiego)

BELLINZONA - Il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) ha presentato oggi, mercoledì a Lugano presso l’Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale, una radiografia delle intenzioni dei giovani neodiplomati nel settore professionale nell’ambito dell’Azione ARI Ticino (Apprendista Ricerca Impiego)

Questa la sintesi dei risultati

1. Quasi tre quarti dei neoqualificandi sono stati censiti.

2. Nel corso del mese di maggio 2014, ad anno scolastico pressoché concluso, il 54.5% dei giovani aveva già trovato un posto di lavoro oppure intendeva continuare gli studi a tempo pieno, mentre il 45.5% non aveva ancora un lavoro.

3. 775 allievi, ossia il 41.8% del totale censito, vorrebbero un sostegno da parte del consulente ARI nella ricerca di lavoro.

4. Fra chi ha un posto di lavoro (588 studenti), il 90.5% l’ha trovato nella professione appresa, il restante 9.5% ha invece variato professione.

5. L’83.4% degli apprendisti che hanno un posto di lavoro lo ha trovato presso l’azienda di formazione.

6. Gli allievi senza lavoro, ma che si iscriveranno ad ulteriori percorsi scolastici, sono complessivamente 423, ovvero il 22.8% del totale.

 

Il 2014 si caratterizza nel complesso per la maggior quota complessiva di giovani (54.5%) che si trovano in una posizione soddisfacente (che hanno già trovato lavoro o che continuano il percorso di studi secondario o terziario). Tale tasso è il maggiore degli otto anni in cui è stato attivato il gruppo ARI e si compone di coloro che hanno già trovato un posto di lavoro, che quest’anno si colloca al 31.7% e trattasi di una percentuale abbastanza elevata.

Coloro che continuano per studi secondari, rappresentano un’incidenza al 7.2%, inferiore solo al picco del 2010, mentre coloro che continuano gli studi a livello terziario,raggiungono il 15.6%, ch’è il tasso massimo degli otto anni considerati. Relativamente a questo blocco di incidenze, è dunque riassumibile come la quota che tiene elevato l’aggregato blocco non sia tanto quella relativa al reperimento del posto di lavoro quanto principalmente data da coloro che continuano gli studi, ed entro questi in specie quelli terziari.

 

Tra gli studenti che quest’anno non hanno un lavoro e lo stanno cercando si ravvisa una complessiva percentuale del 28.4%, in linea con quella dell’anno scorso ma inferiore rispetto a quella del 2012 (31.7%). Per gli studenti che non hanno un lavoro e non lo stanno cercando, l’incidenza quest’anno si è abbassata al 17.1% dopo tassi vicini (ed a volte superiori) al 20% nel triennio 2011-2013.

 

Tra gli apprendisti che hanno già trovato lavoro nel 2014 (434), l’83.4% (362) l’ha trovato presso lo stesso datore di lavoro che li ha formati. Tale dato si presenta in aumento rispetto a quello del 2012 (che a sua volta si configurava, nei sei anni precedenti considerati, il picco inferiore di collocamento presso l’azienda formatrice) e del 2013. Dunque il dato tendenziale è in aumento nell’ultimo triennio.

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