Cerca e trova immobili

GERMANIA / SVIZZERA600 anni fa il concilio di Costanza, al via le celebrazioni

22.04.14 - 11:31
600 anni fa il concilio di Costanza, al via le celebrazioni

COSTANZA - Il concilio di Costanza, 600 anni or sono. Momenti convulsi e confusi della storia della Chiesa cattolica. In quel 1414 regnavano contemporaneamente tre papi e per porre fine a quella che è passata alla storia come "lotta per le investiture", ci fu un concilio sulle rive del Bodensee, che durò cinque anni. Per ricordare quell'avvenimento si terranno a Costanza diverse manifestazioni, la prima delle quali domenica 27 aprile.

 

Dopo lo scisma con la Chiesa d'oriente (1054), Roma aveva dovuto fare i conti con lo scisma d'occidente (1378), innescato dal trasferimento della sede apostolica da Avignone a Roma. Erano anni di papi e antipapi, scelti da imperatori, vescovi locali o cittadini romani. In quel 1414 c'erano tre pontefici regnanti: Gregorio XII a Roma, Benedetto XIII ad Avignone e Giovanni XXIII a Pisa. Ognuno di essi aveva i suoi sostenitori, vescovi, teologi, sedi universitarie e ognuno si sentiva nel giusto.

 

Impossibile conciliare le parti. Nel frattempo era andata affermandosi una teoria secondo cui se un papa cade nell'eresia o nello scisma può essere deposto da un concilio convocato da vescovi o da chi abbia sufficiente autorità. Sigismondo, "Rex romanorum", titolo di cui si fregiava allora l'imperatore del Sacro romano impero, riuscì a persuadere vescovi e prelati a riunirsi a Costanza, in territorio germanico. Ma soltanto l'11 novembre 1417 fu raggiunto il consenso sul nome del cardinal Oddo Colonna, che venne eletto papa e scelse il nome di Martino V.

 

Nella cittadina di Costanza, che contava circa seimila abitanti, nei cinque anni del concilio si avvicendarono non meno di 70 mila individui. Ogni cardinale, vescovo o alto dignitario ecclesiale s'era portato appresso i suoi domestici, collaboratori, perfino soldati. Ad essi si aggiunsero commercianti, musicisti, artisti, artigiani, barbieri, panettieri e un nutrito gruppo di prostitute. Un viavai ininterrotto di gente che si concluse il 22 aprile 1418, quando papa Martino decretò la chiusura dei lavori conciliari e diede il permesso a tutti i partecipanti di rientrare nelle proprie sedi.

 

Domenica prossima Costanza ricorderà i 600 anni del suo concilio, con concerti, rappresentazioni teatrali, esposizioni, conferenze e naturalmente celebrazioni liturgiche. Una festa del concilio nella parte vecchia della città. Anche il canton Turgovia ha deciso di celebrare la ricorrenza con proprie iniziative.

 

Il 24 maggio è in programma un incontro con un migliaio di partecipanti che siederanno ad un tavolo lungo 275 metri, proprio alla frontiera tra Svizzera e Germania. Un gigantesco pincnic che gli organizzatori si augurano più tranquillo e piacevole delle sedute conciliari e delle dispute politico-teologiche che si tennero sei secoli fa.

 

Ma i problemi politici e di potere della Chiesa non vennero risolti a Costanza. Martin Lutero non era ancora nato.

 

Ats

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE