A due mesi dall'approvazione dell'iniziativa "contro l'immigrazione di massa", la Lega chiede un passo concreto
LUGANO - Sono passati due mesi dalla votazione del 9 febbraio, nella quale il popolo ha approvato l'iniziativa “contro l'immigrazione” di massa. Per la Lega dei Ticinesi è passato abbastanza tempo: “la popolazione ticinese, che nonostante le posizioni dei partiti storici e dei sindacati, ha votato a larghissima maggioranza l'iniziativa, aspetta ora delle risposte immediate da parte del Consiglio federale e del governo cantonale”.
La richiesta che parte da via Monte Boglia è il ritorno ala situazione precedente all'entrata in vigore dei “famigerati e deleteri” accordi sulla libera circolazione. “Qualsiasi richiesta di rilascio di nuovo permesso per frontaliere deve passare al vaglio dell'Ufficio del lavoro: potrà essere accordato solo se il richiedente potrà dimostrare di non aver trovato un candidato ticinese o residente” per l'impiego.
Lo stipendio, infine, dev'essere adeguato alle norme vigenti “e non inferiore ai 20 franchi l'ora, come da noi già proposto nella mozione che lega i contingenti a dei salari minimi per settore”.