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L'ex première dame riflette sugli svantaggi della popolarità: "Ma siamo solo un pugno di persone a farne le spese... Allora cosa possiamo fare?"
PARIGI - Nella nostra epoca la privacy per una personalità pubblica è "quasi impossibile" e la libertà di stampa "non si può mettere in discussione": lo ha detto l'ex première dame di Francia, Carla Bruni, in un'intervista al settimanale Paris Match.
"Nella nostra epoca - spiega la Bruni commentando la richiesta del presidente Francois Hollande di rispettare la privacy sulla sua vita amorosa - avere una vita privata è quasi impossibile quando si è una personalità pubblica. Che lo si voglia o meno. E quando si è a un livello di massima notorietà la privacy è semplicemente polverizzata".
E aggiunge: "Ma siamo solo un pugno di persone a farne le spese... Allora cosa possiamo fare? Bloccare internet? Ostacolare la democrazia? La libertà di stampa? Questo mi sembra impossibile. Non vedo come si potrebbe tornare indietro. E per dirla tutta, i danni colpiscono troppe poche persone affinché sia rimesso in discussione il beneficio di una stampa totalmente libera". E ancora: "Come diceva Tocqueville: 'La libertà di stampa è sempre più riparatrice dell'ingiustizia che commette".
Alla domanda se lei e suo marito, l'ex presidente Nicolas Sarkozy, abbiano sofferto di quest'intrusione dei media nella vita privata, Carla risponde di "no". "Quando l'intrusione vira in menzogna e calunnia, evidentemente è doloroso, ma non ha mai intaccato il nostro amore, anzi lo ha piuttosto rafforzato. Mio marito non è sprovveduto quando si espone a qualcosa, conosce le conseguenze. Io ho un po' sofferto per i bambini, in particolare quando siamo andati a Petra (durante la visita di Stato di Sarkozy in Giordania nel 2008, ndr.) con mio figlio. Ho fatto un errore. L'ho capito e non l'ho più ripetuto".
Ats Ans
