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SVIZZERAVitamine in compresse, l'esperto: "Meglio evitarle"

17.01.12 - 16:16
Peter Jüni, professore di medicina all'università di Berna consiglia di lasciare sugli scaffali dei negozi le vitamine: "Rischiano di fare male"
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Vitamine in compresse, l'esperto: "Meglio evitarle"
Peter Jüni, professore di medicina all'università di Berna consiglia di lasciare sugli scaffali dei negozi le vitamine: "Rischiano di fare male"

BERNA - Compresse di vitamine? Lasciatele sugli scaffali dei negozi, rischiano di farvi male. È la raccomandazione di Peter Jüni, professore di medicina all'università di Berna, uno specialista che ha analizzato a fondo gli studi sul settore.

"Uno studio pubblicato in autunno sul 'Journal of American Medical Association' mostra che l'assunzione in modo artificiale della vitamina E favorisce il cancro alla prostata", spiega Jüni in un'intervista pubblicata oggi da Tagesanzeiger.ch/Newsnet. A suo avviso non vi è comunque motivo di agitarsi: se finora gli integratori non hanno avuto effetto si può semplicemente sospenderne l'assunzione e non si dovrebbe avere ulteriori problemi.

"Importante è semplicemente sapere che l'assunzione di compresse di vitamine è sensata solo per una piccolo segmento della popolazione, vale a dire per i bambini e gli anziani, se è dimostrato che hanno veramente carenze. Per il resto della gente il principio valido è il seguente: se non vi sono chiari indicatori medici, non bisognerebbe ingerirle".

Secondo Juni, gli studi che si sono interessati al tema sono giunti alla conclusione che le compresse non servono o sono dannose. "Le voci che sostengono il contrario presentano spesso collegamenti finanziari con l'industria delle vitamine". Il mercato in effetti è enorme: secondo lo "Spiegel" in Germania sono 18 milioni a ingerire le compresse.

"È chiaro che in gioco vi è un'enorme quantità di denaro", conferma l'esperto. "Ma da un punto di vista scientifico la situazione è a dire la verità chiara: i preparati non servono o addirittura sono nocivi".

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