Marco Chiesa ha inoltrato sette domande per approfondire tre temi nello specifico: il clima di lavoro, il fondo cassa e la donazione
BELLINZONA - Tre sono gli aspetti che Marco Chiesa vuole indagare con la sua ultima interrogazione a proposito dello “scandalo” che ha investito il corpo delle guardie di confine: il clima di lavoro insopportabile, la scoperta di un fondo cassa gestito a discrezione dei responsabili e la donazione per costituire il patrimonio iniziale di un’associazione.
Ecco le domande:
1. Per quale motivo il Com. Antonini e il Resp. delle RU sono stati richiamati a Berna? Si tratta di una prassi del Corpo delle guardie di confine?
2. Il CF ha avuto notizia e sentore di questo diffuso disagio presso il CGC, ora testimoniato da una missiva di lamentela corredata da un numero impressionante di sottoscrizioni raccolte in pochissimi giorni?
3. Come considera il CF la presenza di un fondo cassa di mezzi finanziari federali gestito discrezionalmente dai vertici del Corpo? Si tratta anche in questo caso di una prassi del CGC?
4. Cosa pensa il CF della donazione sotto forma di capitale iniziale (vedi statuto), per costituire l’associazione React? Per quale motivo costituire una nuova entità a fronte delle molteplici lodevoli iniziative già attive? A quanto ammonta? Hanno avuto luogo altre donazioni?
5. Il CF può fugare i dubbi relativi a potenziali conflitti di interesse e alla plausibilità della donazione?
6. Il CF era al corrente di questo versamento e può confermare l'autonomia e la libertà di disporre di questi fondi?
Per questo atto Chiesa ha chiesto l’urgenza, in modo tale che le risposte arrivino già in questa sessione.
Cofirmatari: Roberta Pantani e Lorenzo Quadri