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Il Comitato unitario si oppone «alle politiche restrittive del Dipartimento delle istituzioni»
BELLINZONA - Associazioni, enti e partiti si sono uniti per la creazione del Comitato unitario per una nuova politica migratoria svizzera. Si tratta di un «fronte unitario di opposizione alle politiche del Dipartimento delle istituzioni».
Giovedì 16 marzo si è tenuta l’assemblea costituente del nuovo comitato in rappresentanza delle «migliaia di lavoratrici e lavoratori stranieri che hanno costruito questo Paese e che oggi, a causa delle politiche restrittive del Dipartimento delle Istituzioni, si vedono negare diritti che sembravano acquisiti».
Le organizzazioni che hanno aderito alla serata hanno trovato una convergenza attorno ad un manifesto che traccia un percorso per l’impostazione di una nuova politica migratoria: affermare una cultura della migrazione basata sull’identificazione dello straniero come un’opportunità di crescita economica, sociale e culturale; parità di trattamento; certezza di soggiorno; esportazione delle prestazioni; rivendicare l’impossibilità di espulsione per i disoccupati; diritto alla naturalizzazione non discriminatorio; riconoscimento dei titoli di studio esteri; corridoi umanitari e obbligo di assistenza e protezione.
Hanno già aderito al manifesto: Associazione amici dell’Ecuador; Associazione cultura popolare; Comitato regionale PS Mendrisiotto; Coordinamento donne della sinistra; Forum Alternativo; GISO; Movimento dei senza voce; MPS; POP; PS Ticino; SOS Ticino; UNIA Ticino e Moesa; USS Ticino e Moesa; Verdi del Ticino.
