Il consigliere nazionale ticinese accusa di incoerenza UDC e PLR per aver posticipato il potenziamento degli effettivi delle Guardie di Confine. «Atteggiamento irresponsabile e sbagliato»
BERNA - «Uregiatt? Forse è ora di rivedere i luoghi comuni della storia». Non le manda a dire Marco Romano, che sul proprio profilo Facebook accusa di incoerenza i partiti che oggi hanno deciso di posticipare il potenziamento degli effettivi delle Guardie di Confine, di cui il PPD era uno dei principali sostenitori. «Se si prende un impegno lo si porta fino in fondo. L'atteggiamento di UDC e PLR è irresponsabile, incoerente e sbagliato» - scrive il consigliere ticinese.
In effetti il potenziamento degli effettivi, considerato necessario per meglio fronteggiare i pericoli ai confini nazionali, non si è rivelato così importante per la maggioranza del Nazionale, che l'ha posticipato al 2018. Cosa che ha fatto infuriare Romano. «L'aumento dell'effettivo delle Guardie di Confine è rinviato (alle calende greche!?!). E questo dopo che per anni si è manifestata questa volontà che di fondo è una necessità».